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AIE, CONVIVENZA DI EQUIDI SIEROPOSITIVI

AIE, CONVIVENZA DI EQUIDI SIEROPOSITIVI
Osservato il piano nazionale per l'anemia infettiva degli equidi, la presenza di più soggetti sieropositivi non implica un aumento del rischio di diffusione dell'infezione. "Auspicabile" la convivenza nel rispetto del benessere animale.

La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha trasmesso agli assessorati alla sanità indicazioni sulla convivenza di equidi sieropositivi.

La nota premette che il piano di sorveglianza nazionale per l'anemia infettiva degli equidi (ordinanza 18 dicembre 2007 pubblicata nella G.U.n.17 del 17 gennaio 2008), definisce le caratteristiche dei luoghi di confinamento di equidi sieropositivi e ne permette la movimentazione solo per motivi legati al benessere o alla macellazione ( si veda la procedura indicata nell'articolo 7, comma 2 e nell'allegato C).

"Considerando le caratteristiche epidemiologiche della malattia- prosegue la Direzione- la presenza di più soggetti sieropositivi nelle aree che soddisfino i requisiti stabiliti nell'allegato C dell'ordinanza suddetta, ivi compresi i paddock esterni, non implica un aumento del rischio di diffusione dell'infezione".

Pertanto al fine del benessere animale, in considerazione delle caratteristiche etologiche della specie, "è auspicabile che venga favorita la convivenza di più soggetti di pari stato sanitario, purchè lo spazio disponibile sia sufficiente a consentire un'adeguata libertà di movimento e tale da non causare inutili sofferenze o lesioni".