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ONAOSI, ANCORA CARTELLE SOSPESE DAI GIUDICI

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Nei mesi scorsi, alcuni medici veterinari si sono rivolti ai legali dell’ANMVI promuovendo opposizione alla cartella esattoriale ONAOSI. E'di questi giorni la notizia che, in prima istanza, i Tribunali (Piacenza e Civitavecchia) hanno sospeso le cartelle esattoriali impugnate. Le relative istanze formulate sono state accolte sulla base della sentenza della Corte Costituzionale n. 190/2207, ed è stata fissata, in ciascun procedimento, l’udienza a partire dalla quale (si parla di mesi) avrà inizio il processo vero e proprio, con il contraddittorio delle parti in causa. Alla luce degli esiti giudiziari il consiglio dei legali dell’ANMVI per i veterinario che si vedrà recapitare le cartelle “ è di promuovere tale procedimento”, pur considerando che “anche in tal caso, l’Onaosi potrebbe stabilire nuovi criteri di fissazione dei contributi, ed i contributi così fissati potrebbero anche essere più alti di quelli precedentemente stabiliti”. Il medico veterinario che decidesse di non pagare deve proporre opposizione contro l’iscrizione a ruolo, chiedendo la dichiarazione di nullità e/o l’annullamento della cartella, “con ricorso dinanzi al Tribunale del Lavoro del luogo di residenza del ricorrente (art.444 c.p.c.), entro il termine di giorni 40 dalla notifica della cartella esattoriale (d. lgs. 26.02.1999 N° 46 art.24)”. E’ questa una indicazione derivante dalla pronuncia di parziale incostituzionalità dei contributi ONAOSI sulla base della quale i Giudici del Lavoro hanno cambiato orientamento, accogliendo ricorsi che prima venivano sistematicamente rigettati. Prima della nota sentenza, le indicazioni dell’ANMVI sono sempre andate nel segno del versamento e del rispetto di un obbligo fiscale. Di qui l’invio di una lettera raccomandata, predisposta sulla base del modello indicato dall’ANMVI nel giugno scorso, per chiedere alla Fondazione Onaosi la ripetizione (cioè la restituzione) delle somme versate. L’Associazione ha rilevato in questi mesi una scarsa propensione all’assunzione diretta di un contenzioso giuridico necessariamente posto in capo al singolo sanitario.