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DAMIANO: I PROFESSIONISTI TUTELINO I GIOVANI

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Il Ministro Cesare Damiano ha illustrato la bozza di decreto interministeriale che definisce i nuovi criteri di redazione dei bilanci tecnici per le casse di previdenza privatizzate. In Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti previdenziali, il Ministro ha affrontato il nodo dell’autonomia degli enti previdenziali in relazione alla doppia previsioni attuariale: a trent’anni per legge, a cinquant’anni per suggerimento del Governo. In Commissione non sono mancate le obiezioni di chi ritiene che le proiezioni a cinquanta anni non siano scientificamente utili e di chi teme che possano scattare delle misure restrittive dell'autonomia delle casse. Il Ministro ha sottolineato che “l'ampia autonomia, anche normativa, è invero bilanciata dalla previsione di specifiche procedure e di peculiari controlli al fine di assicurare la legittimità formale e sostanziale dell'operato degli enti, nonché di garantire la buona gestione in relazione alla situazione attuale e alle prevedibili necessità di bilancio degli anni futuri”. Gli enti di previdenza privati – ha aggiunto Damiano- “sono tenuti ad adottare i provvedimenti necessari per la salvaguardia dell'equilibrio di bilancio i quali, pur nel comprensibile intento di valorizzare le proprie specificità, comunque indirizzati a scelte gestionali sempre a beneficio e a tutela della categoria assicurata. A più di dieci anni dalla riforma della previdenza obbligatoria dei liberi professionisti – ha aggiunto - il legislatore richiede di fatto che i liberi professionisti si misurino adesso con la necessità di tutela previdenziale delle generazioni più giovani”. La Presidente della Commissione, On Elena Emma Cordoni, ha ricordato che sul doppio binario delle proiezioni “ non si applichino le sanzioni o comunque le norme che stabiliscono che, se il bilancio tecnico a trenta anni non dà l'idea di pareggio, si devono operare degli interventi di correzione”.Elena Emma Cordoni ha inoltre sollecitato un chiarimento netto sulla posizione delle casse tra pubblico e privato “perché stare nel mezzo le sottopone ad uno stato di incertezza”. Il tutto anche alla luce della Finanziaria in via di emanazione: “Se non abbiamo letto male quanto pubblicato dai giornali - ancora oggi non abbiamo il testo definitivo della legge finanziaria - vi è di nuovo una normativa che interviene sul funzionamento degli enti pubblici e che richiama l'elenco dell'ISTAT, per cui occorre che si comportino in una certa maniera per favorire un risparmio positivo della pubblica amministrazione; chiaramente, se il riferimento è all'elenco dell'ISTAT, anche le casse privatizzate ne verranno coinvolte”. La Presidente ha anche annunciato che fra qualche settimana la Commissione sarà in grado di licenziare il documento sulla riorganizzazione degli enti previdenziali “e ne faremo anche una presentazione pubblica”.