Sull’incontro di ieri al Ministero della Salute per la definizione delle strategie di riforma della Fondazione, anche il Presidente dell’ENPAV, On Gianni Mancuso, esprime valutazione positive: “Superate le pregiudiziali e qualche battibecco – ha dichiarato- si è arrivati a parlare sulla stessa lunghezza d’onda. Sono soddisfatto per il ritorno ex ante al regime di contribuzione volontaria per i liberi professionisti e della proposta di riforma che propone un metodo nuovo per il rinnovo degli organi amministrativi della Fondazione, andando nella direzione di una maggiore trasparenza, della riduzione delle posizioni e del contenimento dei costi”. Mancuso avanza anche alcune considerazioni sull’inclusione della Fondazione fra gli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, sancita dal Decreto Legislativo n.509 del 1993: “Per parte ENPAV sono soddisfatto, ma come Legislatore non posso non osservare che è stato un errore inserire l’ONAOSI nel 509, perchè la Fondazione è un cugino lontano degli enti e delle casse previdenziali; è un Ente antico e da salvaguardare ma uniformare i ruoli ha ingenerato una serie di equivoci che ci trasciniamo da allora”. La Fondazione è in un momento di difficoltà, alcune questioni sono ancora aperte, ma – conclude Mancuso - ” è bene che le professioni sanitarie trovino una ricomposizione sul futuro dell’Opera e continuino ad essere le sole ad avere voce in capitolo su un Ente che è un bene delle professioni sanitarie soltanto”.