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CAE, CANE E PADRONE BUONI CITTADINI

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In attesa del provvedimento annunciato dal Ministero della Salute per regolamentare il rapporto fra uomo e cane, nelle sedi istituzionali si torna a parlare di incolumità pubblica e di responsabilità del proprietario. Domani la Commissione Affari Sociali della Camera si occuperà, infatti, di una risoluzione proposta dall’On Daniela Poretti : “Modifica all’Ordinanza Ministeriale 12 dicembre 2006 “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”. Nel contempo, si riprende a proporre soluzioni e progetti alternativi alla discriminazione e alla coercizione delle razze canine. Insieme all’OCIM, l’osservatorio cinologico multidisciplinare, e al Ministero delle Politiche Agricole, l’ENCI ha elaborato una bozza di Test di Controllo dell’Affidabilità e dell’Equilibrio Psichico per Cani e Padroni Buoni Cittadini. La premessa è che non sia possibile “attribuire pregiudizialmente caratteristiche di pericolosità a un cane basandosi sul fatto che appartenga a una determinata razza”. E’ quindi “del tutto opportuno avere uno strumento per identificare individualmente i cani che possono rappresentare un rischio di gestione nel contesto delle passeggiate”. L'O.Ci.M., in collaborazione con l'E.N.C.I., ha reso possibile questo studio “per la messa a punto di test comportamentali idonei a riconoscere quei soggetti che, in risposta a stimoli diversi ma normali dell'ambiente esterno, potessero reagire in modo da rendersi in vario modo pericolosi, anche per l'incapacità del proprietario di controllarli, fattore sempre determinante. E' la coppia cane-proprietario che viene sottoposta al test, benché la difficoltà di controllo o l'insufficiente educazione siano in effetti carenze della componente umana”.