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CREDITO D’IMPOSTA PER I PROFESSIONISTI

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Al fine di favorire la crescita dimensionale delle aggregazioni professionali, funzionale al miglioramento della qualità dei servizi forniti alla collettività e dell’organizzazione del lavoro, agli studi professionali associati o alle altre entità giuridiche, anche in forma societaria, risultanti dall’aggregazione di almeno quattro ma non più di dieci professionisti, è attribuito un credito d’imposta di importo pari al 15 per cento dei costi sostenuti per l’acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, dei beni indicati al comma 26, nonchè per l’ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione degli immobili utilizzati, che per loro caratteristiche sono imputabili ad incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono. E’ questo il comma 23 dell’articolo 3 del disegno di legge finanziaria per il 2008 che mercoledì il Ministro Padoa Schioppa presenterà alla Camera. I beni di cui si parla ai fini del credito d’imposta sono “ mobili ed arredi, attrezzature informatiche, macchine d’ufficio, impianti ed attrezzature varie” ed inoltre “programmi informatici e brevetti concernenti nuove tecnologie di servizi”. Il credito d’imposta riguarda le aggregazioni professionali effettuate tra il 1 gennaio 2008 e il 31 dicembre del 2010. L’agevolazione spetterà solo “a condizione che tutti i soggetti partecipanti alle operazioni di aggregazione esercitino l’attività professionale esclusivamente all’interno della struttura risultante dall’aggregazione” e “non si applica a quelle strutture che in forma associata si limitano ad eseguire attività meramente strumentali per l’esercizio dell’attività professionale”. Un decreto del ministro delle Finanze disciplinerà il regime dei controlli e sanzioni sull’effettiva sussistenza dei requisiti previsti per l’ottenimento e il mantenimento, nei tre anni indicati, del credito d’imposta.