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QUALIFICHE PROFESSIONALI, SCHEMA DI RECEPIMENTO

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Lo schema di decreto legislativo che attua la direttiva 2005/36/CE ( Direttiva Zappalà) sul riconoscimento delle qualifiche professionali in Euopa è stato assegnato alle commissioni giustizia, attività produttive e politiche dell’unione europea, le quali dovranno concludere l’iter d’esame entro il 1 ottobre. La direttiva Zappalà disciplina il “riconoscimento delle qualifiche professionali” di sette professioni ordinistiche, fra cui la professione veterinaria, per favorire la mobilità professionale in Europa. Il recepimento attua inoltre due direttive in materia di libera circolazione dei veterinari (78/1026/CEE, 78/1027/CEE). Nello schema di decreto legislativo, approvato a luglio dal Consiglio dei Ministri e disponibile al sito del ministero della Giustizia, vengono disciplinate le condizioni formative minime previste come necessarie per l'accesso alla professione di medico veterinario e il riconoscimento della qualifica La formazione di medico veterinario garantisce l'acquisizione da parte dell'interessato delle seguenti conoscenze e competenze: a) adeguate conoscenze delle scienze sulle quali si fondano le attività di medico veterinario; b) adeguate conoscenze della struttura e delle funzioni degli animali in buona salute, del loro allevamento, della loro riproduzione e della loro igiene in generale, come pure della loro alimentazione, compresa la tecnologia impiegata nella fabbricazione e conservazione degli alimenti rispondenti alle loro esigenze; c) adeguate conoscenze nel settore del comportamento e della protezione degli animali; d) adeguate conoscenze delle cause, della natura, dell'evoluzione,degli effetti, della diagnosi e della terapia delle malattie degli animali, sia individualmente che collettivamente;fra queste, una particolare conoscenza delle malattie trasmissibili all'uomo;e) adeguate conoscenze della medicina preventiva; f) adeguate conoscenze dell'igiene e della tecnologia per ottenere,fabbricare e immettere in commercio i prodotti alimentari animali o di origine animale destinati al consumo umano; g) adeguate conoscenze per quanto riguarda le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative alle materie summenzionate; h) un'adeguata esperienza clinica e pratica sotto opportuno controllo.