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QUALIFICHE, IL CUP DISCUTE LA DIRETTIVA EUROPEA

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Si è svolta martedì 17 luglio, l’assemblea straordinaria del CUP. A darne notizia è la FNOVI che in un comunicato spiega che l’assemblea “ha avuto come primo punto all’OdG il recepimento della direttiva comunitaria per il “Riconoscimento delle qualifiche professionali” argomento divenuto improvvisamente d’attualità atteso che, l’11 luglio u.s. sono state convocate presso il dicastero di Grazia e Giustizia le professioni al fine di esprimere parere in merito ad una bozza di D. Lgs. per il recepimento della direttiva comunitaria ed afferente il” riconoscimento delle professioni non regolamentate”. Il testo che è stato presentato la mattina stessa ai rappresentati delle professioni convocati (non tutte le categorie sono state chiamate) sembrerebbe essere stato redatto dal Ministero delle Politiche Comunitario ed ha suscitato immediatamente vibranti contestazioni poiché, nel richiamare la direttiva comunitaria di riferimento (che parla d’associazioni), ne distorce il termine surrogandolo agli ordini professionali. Sotto il profilo tecnico, il testo non è errato, nasce per snellire il contenzioso tra i paesi, colmando le differenze con una piattaforma comune, anche se è pregiudiziale nel testo la possibilità che lo Stato farebbe partecipare (ai fini della piattaforma) le professioni non riconosciute in Italia. Mentre è differente la valutazione politica. Il “casus belli” è quello delle Associazioni date per riconosciute – quelle del ddl Mastella – come se lo stesso fosse già stato recepito. Purtroppo non sussistono i tempi per la concertazione in quanto il testo dovrà essere convertito il decreto legislativo entro la fine del mese per divenire operante entro settembre. Pertanto il CUP, preso atto del possibile tentativo di inserire nell’emanando D. Lgs. principi propri della “riforma delle professioni ”, ha ritenuto opportuno intervenire con emendamenti alla bozza di D.Lvo per ribadire i concetti “originali” della direttiva comunitaria. Con il secondo punto all’OdG - continua il comunicato - si è valutato l’iter della “Riforma delle Professioni Intellettuali” con la raccolta delle firme atte a sostenere la legge d’iniziativa popolare. A tal proposito è stato evidenziato come l'azione del CUP possa rappresentare un sasso nello stagno o uno tsunami in dipendenza del numero di firme raccolte e che comunque ci consente di mantenere alta la pressione sul mondo politico in particolare con l’interlocutore di turno. Mantini e Chicci hanno dichiarato che il testo che sarà presentato supererà le difficoltà del ddl Mastella recependo in molti passaggi le indicazioni della proposta CUP. Addirittura si legge dalla stampa specializzata che Mantini vorrebbe ripristinare le “tariffe minime” almeno per quanto attiene gli appalti pubblici. In ogni modo indipendentemente dagli altri, anche al fine di rappresentare il nostro peso politico, si va avanti sia pure con alcune professioni più attivamente impegnate (commercialisti-architetti-periti) rispetto ad altre. Confermato infine il termine indifferibile per la raccolta delle firme entro il 30 ottobre 2007 e richiamata la disponibilità del call-center che resterà operativo anche durante il periodo estivo per fornire ogni indicazione utile in merito.” (Fonte: FNOVI)