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MESSINA, ARRESTATO PRESIDE VETERINARIA

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Due docenti universitari e tre funzionari amministrativi sono stati arrestati dalla Guardia di finanza a Messina nell'ambito di un'indagine sulla gestione della facoltà di Medicina veterinaria. I provvedimenti cautelari sono stati firmati dal Gip Antonino Genovese su richiesta del procuratore della Repuibblica Luigi Croce e dei sostituti Antonino Nastasi e Adriana Sciglio. Agli arresti domiciliari si trova il preside della facoltà, accusato di tentata concussione ai danni di un docente della stessa facoltà per condizionare l'esito di un concorso a professore associato di chirurgia veterinaria allo scopo di favorire il proprio figlio. Al preside, solo recentemente eletto alla guida della facoltà, vengono contestate anche due ipotesi di falso in atto pubblico commesse nella qualità di presidente della commissione di un altro concorso universitario per ricercatore nello stesso dipartimento da lui diretto allo scopo di favorire quello che poi è stato il vincitore. In carcere è finito invece il responsabile dell'area progettazione dell'"Industrial Liaisch Office" dell'università e responsabile tecnico scientifico del progetto "L.I.P.In". In carcere anche il segretario amministrativo della stessa struttura e responsabile amministrativo del progetto. Ai domiciliari si trovamo invece il funzionario amministrativo in servizio al rettorato dell'università e la moglie, dipendente della società "Unilav" e in servizio presso "I.L.O". Le ipotesi di reato contestate nei loro confronti sono una serie di peculati al fine di appropriarsi ingenti somme di denaro stanziate dalla Regione e dallo stesso ateneo per la realizzazione dell progetto "L.I.P.In". Contestati inoltre una serie di falsi in atto pubblico finalizzati ad assicurare agli arrestati il "profitto dei peculati". Stamattina i finanzieri hanno perquisito gli uffici del Rettorato, la "I.L.O" e la facoltà di medicina veterinaria oltre alle abitazioni dei 5 arrestati ( fonte: quotidiano.net).