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COMPORTAMENTO E MNC, VIA LIBERA ALLA PUBBLICITA’

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Via libera della FNOVI alla pubblicità informativa per i settori della medicina comportamentale e della medicina non convenzionale: i medici veterinari che esercitano in questi settori potranno darne informazione al pubblico. Accogliendo la richiesta dell’ANMVI, che si era fatta interprete delle esigenze di tutela professionale dei Colleghi che esercitano in queste discipline, la Federazione ha varato Le linee guida inerenti l’applicazione dell’articolo 48 del Codice Deontologico. Il Documento è coerente con il “ruolo di verifica della correttezza, veridicità e trasparenza dei messaggi pubblicitari informativi relativamente all’esercizio delle Medicine Non Convenzionali e della Medicina Comportamentale”. Esse individuano infatti “i requisiti indispensabili per poter ritenere corretta e veritiera la pubblicità sanitaria relativa all’esercizio professionale in questi ambiti”. I Colleghi che intendono informare il pubblico dell’esercizio di medicine e pratiche non convenzionali o dell’esercizio della medicina veterinaria comportamentale dovranno però essere in possesso di alcuni “requisiti indispensabili”, come un’anzianità di tre anni della pratica clinica e una formazione teorico-clinica attestata secondo le modalità indicate dalle Linee Guida. Nei casi di comprovata professionalità l’Ordine provinciale può valutare il riconoscimento di determinati requisiti alternativi. Ma oltre a tutelare l’utenza, la Federazione ha inteso porre un argine all’esercizio abusivo della professione veterinaria, un fenomeno al quale sono particolarmente esposti i settori disciplinari in questione. Il documento prodotto dal Comitato Centrale evidenzia infatti che: “la necessità di queste precisazioni scaturisce dalla valutazione che tali branche della Medicina Veterinaria sono quelle in cui più facilmente si assiste al fenomeno dell’abuso di professione e alla pressione concorrenziale di altre figure professionali, non medico veterinarie, che generano confusione e discredito nell’utenza che, al contrario, questa Federazione vuole tutelare”. Infine, l’imminenza di provvedimenti legislativi (dal riconoscimento delle medicine non convenzionali alla regolamentazione del possesso responsabile dei cani) che richiedono competenze mirate in questi ambiti, ha reso prioritario lo”sdoganamento” dei comportamentalisti e degli esercenti le mnc, per consentire alla professione veterinaria di precorrere i tempi ed evitare che la scelta del Legislatore possa ricadere su professionalità diverse, prive di adeguata formazione medico-veterinaria. Restano comunque fuori dai confini della pubblicità informativa, le comunicazioni di tipo promozionale. E’ per questo che la qualifica di “esperto” – che di per sé implicherebbe una valutazione di giudizio positiva sul professionista che la vantasse- non rientra fra le possibilità ammesse dalle nuove regole pubblicitarie.