Il ministero della Salute torna con un comunicato sull’articolo pubblicato ieri dal Corriere della Sera e precisa che “in riferimento a notizie di stampa concernenti un decreto legislativo di aggiornamento del codice alimentare, nel ribadire che tale provvedimento non è stato ancora definito, si precisa che le anticipazioni fornite dalla stampa si riferiscono ad una elaborazione tecnica fondata su principi e criteri direttivi contenuti nella legge delega varata del precedente Governo (legge 229/2003) e non più attuali. Tale delega è tra l’altro in scadenza nel prossimo mese di settembre e il Governo intende chiederne una proroga, modificandone i principi anche in riferimento alla materia delle sanzioni contro le frodi, per garantirne una maggiore efficacia sia in ambito amministrativo che penale, al fine di una migliore prevenzione dai rischi e di una più adeguata tutela della sicurezza alimentare per il consumatore”. Lo riferisce il sito regioni.it, che aggiunge che i nuovi provvedimenti sarebbero contenuti in una bozza di decreto legislativo che introdurrebbe un nuovo codice per la sicurezza alimentare e che dovrebbe arrivare sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni.Il Corriere della Sera pubblica oggi la rettifica del Ministero della Salute titolando “Cibi adulterati, il ministero blocca il Codice”. Si legge che in Lungo Tevere Ripa si lavora ad un altro testo e non a quello “superato” commentato ieri dal quotidiano e dal magistrato Raffaele Guariniello per introdurre “sanzioni più efficaci”. Lo “scandalo” delle depenalizzazioni contro cui sono insorti produttori e consumatori può dirsi rientrato.
