Quaranta ore di aggiornamento obbligatorio per l’anno per tutti gli operatori sanitari, con agevolazioni e sgravi fiscali per i liberi professionisti; formazione coerente con l’attività realmente svolta, sotto l’occhio vigile degli Ordini Professionali. Il Sole 24 Ore anticipa i contenuti dell’Accordo all’esame della Conferenza Stato Regioni sul futuro dell’ECM.
La Commissione nazionale continuerà a dettare regole valide a livello nazionale ma sarà ricollocata presso l’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari Regionali all’insegna del Titolo V della Costituzione. L’accreditamento dei provider sarà sia nazionale che locale e i crediti saranno validi in tutta Italia. Le anagrafi formative regionali e nazionali interconnesse. Tra le novità una riorganizzazione dell’offerta formativa proposta dalle società scientifiche troppo spesso in concorrenza sulle stesse aree, una nuova disciplina su sponsorizzazioni e conflitto di interessi secondo l’ipotesi di organismi locali, collettori unici, delle sponsorizzazioni da redistribuire nel circuito ECM. Possibilità inoltre per i provider di recuperare i circa 85 milioni di euro versati al Ministero del Tesoro nel quinquennio sperimentale e l’intenzione di assegnare in futuro direttamente alla Commissione analoghe quote. Le sanzioni sono invece ancora indefinite e saranno affrontate nel confronto tra operatori e Commissioni. Il periodo sperimentale si chiuderà il 31 dicembre prossimo, ma il sistema andrà avanti con le attuali procedure fino a giugno del 2008 quando si avvierà la prima verifica di transizione. Nel triennio 2008-2010 i crediti formativi saranno 150, integrabili con un numero massimo di 60 crediti in esubero da prima del 2006.