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BSE, UE: ITALIA PAESE "A RISCHIO CONTROLLATO"

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La qualifica sanitaria attribuita all’Italia dalla Commissione Europea è quella di “Paese a rischio controllato”. Con riguardo alla BSE, tenuto conto delle severe misure di protezione contro la BSE applicate all'interno dalla Comunità, il nostro Paese condivide questa qualifica con gli Stati membri: Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia e Regno Unito. Sono considerati “a rischio controllato” anche i Paesi aderenti all’EFTA (Islanda, Norvegia, Svizzera) e fra i Paesi Terzi: Brasile, Canada, Cile, Taiwan, Stati Uniti d'America.
L'UE ha un ruolo fondamentale nella classificazione di paesi e regioni sulla base del rischio di BSE. Le categorie del rischio di BSE sono tre: rischio controllato, rischio trascurabile (per la UE: Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Singapore, Uruguay) e rischio indeterminato ( tutti quelli non espressamente elencati dalla UE). A norma dell'articolo 23 del regolamento (CE) n. 999/2001 sono state prese misure transitorie per un periodo che si è concluso 1° luglio 2007. La classificazione in categorie di paesi o regioni sulla base del rischio di BSE è necessaria per fissare norme commerciali per ogni categoria a rischio di BSE e per fornire le garanzie necessarie alla protezione della salute pubblica e della salute degli animali.