L’Unione delle Medicine non Convenzionali in Veterinaria (UMNCV) ha scritto ai Presidenti degli Ordini dei Medici Veterinari della Toscana in merito alla valutazione degli esperti in MnC. Inizialmente censurati dalla Corte Costituzionale, gli elenchi dei “veterinari non convenzionali” sono stati infatti ripristinati. Dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di ritirare l' impugnativa della legge, Ministero e Regione Toscana si sono riuniti per discutere la definizione dei criteri di accreditamento. Risultato? Sarà compito degli Ordini professionali istituire appositi elenchi di professionisti (medici, odontoiatri, veterinari e farmacisti) che esercitano le Medicine Non Convenzionali e in questi elenchi ai quali potranno iscriversi i professionisti in possesso dei requisiti necessari. Quali requisiti? I criteri verranno definiti in un protocollo di intesa tra gli Ordini Professionali e la Regione. In tal senso si colloca la proposta della UMNCV: i Presidenti degli Ordini Veterinari potrebbero portare in Regione il Documento UMNCV e confrontarlo con le proposte regionali.La U.M.N.C.V. suggerisce inoltre “che la F.N.O.V.I. intervenga in merito fissando temporaneamente i parametri di accesso agli elenchi e che li estenda a tutti gli Ordini Provinciali nello spirito di una armonizzazione nazionale, almeno sino a quando le MNC non saranno regolamentate da adeguati strumenti legislativi”. A tale fine la U.M.N.C.V. ha già predisposto un modello di valutazione dei curricula di coloro che aspirano ad essere iscritti negli elenchi degli esperti di MNC. “Tale modello- scrive l’Unione- si basa sulla trasparenza dei percorsi formativi e mira a fornire tutte quelle garanzie di un operare in scienza e coscienza, garanzie utili alla funzione stessa degli elenchi”. Non si tratta di vedere in questi elenchi una mera occasione di pubblicità, secondo l’Unione si tratta di porre le basi di una corretta e fattiva collaborazione tra veterinari, nel il rispetto del pluralismo scientifico e della autonomia dell’atto medico veterinario e nel rispetto della libertà di scelta terapeutica del proprietario degli animali. “L'importanza che ciò riveste- sostiene la UMNVC- soprattutto dal punto di vista deontologico, per la tutela della professione veterinaria, per un corretto processo di integrazione delle MNC, sottolinea il necessario intervento della F.N.O.V.I. ed il ricorso alle specifiche esperienze delle Società e delle Scuole di MNC”.