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ONAOSI, I VETERINARI CHIEDONO IL RIMBORSO

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Arrivano a ritmo incessante e quotidiano, negli uffici dell’ANMVI, le richieste del fac-simile per il rimborso delle quote ONAOSI versate dai veterinari negli anni 2003-2006 in virtù di disposizioni di legge bocciate come anticostituzionali dalla Consulta. Il rimborso attiene anchea alla restituzione delle somme con rivalutazione monetaria e interessi legali. Più complicato, ma egualmente efficace, l’iter di chi non aveva mai pagato la contribuzione obbligatoria: è necessario proporre individualmente ricorso contro l’iscrizione a ruolo, chiedendo la dichiarazione di nullità o l’annullamento della cartella. Alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, l’esecuzione forzata ed il fermo amministrativo dei beni mobili registrati ( es. l’automobile) oppure l’ipoteca sugli immobili di proprietà, conseguenti al mancato pagamento del contributo, risultano azioni non più riconducibili ad un diritto di riscossione. Il ricorso è di competenza del giudice territorialmente competente cioè del tribunale del luogo in cui ha la residenza il veterinario ricorrente. L’incostituzionalità, si legge sul Sole 24 Ore Sanità, si direbbe decretata anche per i contributi versati dai veterinari convenzionati e dipendenti, dato che la Finanziaria 2003 aveva affidato all’iniziativa del Consiglio di Amministrazione la determinazione delle quote, secondo procedure che, benchè approvate dai ministeri vigilanti, risultavano anticostituzionali alla fonte. Il fac-simile può essere richiesto a: info@anmvi.it