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MINSAL, CORTE DEI CONTI: TROPPI DIRIGENTI

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Netta bocciatura della Corte dei Conti per il decreto del ministero della Salute che istituisce il ruolo dei dirigenti dello stesso dicastero, incrementandone il numero di circa 342. Dagli attuali 210 a 552, dunque, con l'attribuzione di questo ruolo anche alle professionalità sanitarie. Una misura respinta al mittente dai giudici contabili che, nella delibera del 21 maggio della Sezione di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato, esprimono "rifiuto assoluto" di registrazione del decreto e, anzi, ne chiedono l'annullamento ritenendolo "illegittimo". Secondo la Corte dei Conti, con un simile aumento dell'organico, tra l'altro con carattere strutturale, la spesa sostenuta dall'ente pubblico non potrebbe rimanere invariata, come recita invece lo stesso decreto in questione. Un simile aumento di dirigenti, cioè, farebbe lievitare la spesa. Oltre a determinare, sottolinea ancora la magistratura contabile, "un'abnorme non corrispondenza nell'assetto organizzativo del ministero" tra le varie posizioni. Non solo. Nemmeno le norme contrattuali a cui si appella il decreto possono legittimare l'inquadramento del personale in questione nel ruolo dirigenziale. Ma è soprattutto per l'eccedenza di spesa che la Corte dei Conti, in forza a quanto previsto dall'articolo 25 del Testo unico datato 1934, rifiuta la registrazione del decreto, chiedendone di conseguenza l'annullamento. (Adnkronos Salute)