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AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL PALIO DI SIENA

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Sulla disciplina tributaria delle associazioni che partecipano a manifestazioni di particolare interesse storico, artistico e culturale, la Commissione Finanze della Camera ha approvato, presente un rappresentante del Governo, la risoluzione del deputato Franco Ceccuzzi (Ulivo) per l’esenzione dall’imposta sul reddito delle Società per le Contrade Storiche di Siena. L’iniziativa, per la quale il Parlamento ha visto depositare svariate proposte di legge, viene motivata con la “ salvaguardia del patrimonio storico e tradizionale della comunità cittadina”. Le Contrade storiche e le società di contrada di Siena “ sono soggetti che, con la loro partecipazione e la loro attività, contribuiscono in maniera decisiva allo svolgimento del Palio, che si tiene il 2 luglio ed il 16 agosto di ogni anno. Il Palio costituisce un fenomeno assolutamente unico, nella sua complessa atipicità, in quanto animato da uno spirito di attaccamento e di partecipazione popolare che ha reso possibile correre a Siena, sempre ed ininterrottamente, ogni anno dal Medioevo, negli stessi luoghi, il Palio la cui più antica memoria documentaria e risale addirittura al XII secolo;le Contrade e le società di contrada svolgono, nel corso di tutto l'anno, molteplici attività di utilità sociale e rilevanza pubblica, che vanno dall'ambito mutualistico e solidaristico, a quello educativo, a quello sportivo, realizzando finalità di elevazione morale e culturale; la base della vita delle Contrade e delle società di contrada è costituita dal volontariato, che coinvolge tutte le generazioni, e dal quale proviene il sostentamento ed il sostegno per tutte le iniziative che vengono svolte; tutti gli introiti che provengono da talune di queste attività vengono utilizzati per partecipare ai Palii, per impiegarli nell'attività sociale, nonché nel mantenimento del proprio patrimonio artistico, monumentale, architettonico e museale, e la buona conservazione ed il continuo recupero di tutti i beni culturali della città dovuto, in larga misura, all'attività delle Contrade e delle società di contrada, che spesso hanno svolto un ruolo sussidiario nei confronti dello Stato e dei poteri locali” Pertanto, conclude Ceccuzzi, ”non appena il consesso mondiale dell'UNESCO avrà approntato il regolamento per il riconoscimento quale patrimonio dell'umanità anche di beni immateriali, oltre a quelli architettonici, paesaggistici e monumentali, sarà formalizzata la candidatura del Palio di Siena come primo bene immateriale da riconoscere, e il Governo italiano si è più volte espresso a favore di misure che vadano nella direzione di tutelare il Palio di Siena.”