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CONDIZIONALITA’, NIENTE SCONTI SU CGO VETERINARI

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La Commissione ribadisce con decisione il principio della condizionalità e, pertanto, non prenderà in considerazione la proposta di eliminare alcuni CGO (Criteri di Gestione Obbligatori). Il dibattito comunitario sulle possibili modifiche al regime della condizionalità, entro il 2007, verte sulle proposte avanzate da vari Stati Membri di “alleggerire” il sistema dei controlli e dei requisiti vincolanti per ottenere gli aiuti comunitari. La Commissione Europea è orientata ad alcune concessioni tese ad una maggiore armonizzazione; fra queste la non applicazione delle riduzioni degli aiuti in caso di infrazioni al di sotto di una determinata soglia, il preavviso all’azienda delle visite di controllo e la messa in opera del sistema della consulenza aziendale. Più rigida invece la reazione della Commissione nei confronti di ulteriori richieste come l’eliminazione di alcuni Cgo attinenti la salute animale e la limitazione dei controlli ai soli settori ad alto rischio di infrazione: la proposta è di limitarsi all’esecuzione delle verifiche sui soli Cgo attinenti all’ambito igienico-veterinario e di eliminare fra i requisiti la notifica delle TSE, della febbre vescicolare suina e della lingua blu in quei Paesi che risultano indenni. Il processo di riesame della condizionalità è caldeggiato da Paesi come la Francia che chiedono di sostituire completamente i sistemi di certificazioni volontari ai controlli ufficiali e di applicare all’estremo il principio del “collo di bottiglia”, ovvero i controlli solo a valle della filiera ( ad esempio nella centrale del latte o al macello). La risposta della Commissione Europea di fronte a questa seconda tornata di richieste è negativa: non intende rinunciare al sistema dei controlli ufficiali facendo ricorso unicamente alla certificazione volontaria e non eliminerà i controlli in azienda, giacchè questa non può essere considerata zona franca dall’applicazione della legislazione alimentare. ( fonte:Agrisole)