Conti dedicati e pagamenti tracciabili, sono fra i tanti problemi che il mondo professionale ha dovuto affrontare in questi mesi fra le tante novità normative che rendono sempre più complessa la gestione dell'attività autonoma. ItaliaOggi (7 maggio 2007) ha svolto un'indagine fra tutte le categorie professionali e da questa emerge una situazione generale di difficoltà ad affrontare tutte queste novità normative. Alcune categorie avevano da tempo un conto dedicato ma sono quelle che per motivi di ruolo pubblico ( notai) o per volume di affari ( dentisti ) avevano già sentito questa necessità. Lo stesso vale per i pagamenti con strumenti soggetti a tracciabilità. Quelli che esprimono maggiori sofferenze sono quei professionisti che lavorono con strutture limitate, con una organizzazione minima e con volumi d'affari che non giustificano, sia per praticità sia per costi gestionali, una netta separazione economica e finanziaria fra l'attività professionale e quella strettamente personale. I veterinari si trovano in questa ultima condizione visto che quasi il 60% delle strutture è ancora impostato su una solo persona, quasi sempre senza collaboratori. Per questo erano pochissimi quelli che avevano un conto dedicato per l'attività professionale e sono ancora pochi (5%) quelli che dopo il decreto Bersani si sono orientati verso questa scelta. Per quanto riguarda poi il problema dei pagamenti esclusivamente con strumenti tracciabili, la categoria veterinaria è certamente la più penalizzata ed in difficoltà e lo sarà sempre di più in previsione della riduzione a 100 euro del limite di utilizzo del contante. Un ambulatorio veterinario, infatti si rivolge a centinaia di clienti, spesso anziani, giovani o persone di basso reddito che non hanno c/c bancario o comunque esprimono scarsa dimestichezza verso strumenti di pagamento diversi dalla carta moneta. " Dall'indagine di ItaliaOggi- ha dichiarato Carlo Scotti, Presidente dell'ANMVI- emerge una situazione veramente preoccupante. Risulta infatti assurdo pensare di imporre a tutte le categorie professionali le stesse regole senza tenere conto delle diversità. Il Medico Veterinario svolge una funzione sanitaria, sociale e pubblica. Sembra che questo i Ministri competenti non riescano a capirlo".