Randagismo, abbandono o pianificazione della riproduzione dell’animale da compagnia? Non sono chiari i termini del problema a Pordenone, dove il randagismo preoccupa come fenomeno in crescita, tanto da finire sulla stampa locale insieme alle polemiche: scrive il Gazzettino che “i veterinari privati sarebbero in rivolta per concorrenza sleale dei Servizi Veterinari pubblici.” Secondo i dati dell’Azienda Sanitaria Locale il bilancio di dodici mesi di attività conta 570 cani catturati dai cino-vigili, ricoverati nei due canili convenzionati con il Comune: 880 i cani ospitati a dicembre in quello di Villotta, 124 in quello di Azzano Decimo. E’ nella prima struttura, quella maggiormente in difficoltà, che si insiste sul ricorso a sterilizzazioni a basso costo “e se serve anche gratis”. “Si è soliti pensare- afferma il responsabile dei servizi veterinari- che il fenomeno sia diffuso soprattutto nel periodo più caldo ed effettivamente lo scorso anno abbiamo avuto un incremento nel mese di agosto, ma non è sempre così. Ogni momento indistintamente è buono per abbandonare i cani.” Allora per evitare il proliferare di cuccioli indesiderati partono gli interventi di prevenzione del randagismo: l’Azienda, scrive il quotidiano del Nord Est, sconsiglia una riproduzione non pianificata del proprio animale da compagnia con il rischio di non saperla gestire. E allora l’ambulatorio di Villotta, grazie a finanziamenti pubblici, funziona anche come centro per la sterilizzazione di cani e gatti di privati, a prezzi contenuti, per prevenire gli abbandoni. “In questo panorama si collocano gli ambulatori delle asl, dove i dipendenti pubblici, fuori dal proprio orario di lavoro possono svolgere la loro attività professionale”. Il direttore dei servizi veterinari mette le mani avanti: “noi ci occupiamo della profilassi e della pulizia veterinaria”.