CAMPYLOBACTER, CRESCE L’ANTIBIOTICORESISTENZA
Il secondo rapporto europeo annuale (2005) pubblicato ieri dall’EFSA indica la campylobacteriosi come la zoonosi più riscontrata nei cittadini europei, con una crescita del 7, 8% rispetto agli anni precedenti, per un totale di 197.363 casi. La principale fonte dell’infezione, come nel 2004, è legata al consumo di pollame.
Il rapporto fornisce dati significativi sul tasso di antibiotico resistenza al campylobacter in allevamenti e produzioni alimentari di origine animale. Alcuni dati indicano che oltre l’80 per cento dei batteri resistono agli antibiotici più comunemente utilizzati nei trattamenti sull’uomo. Si tratta, riferisce il comunicato dell’EFSA, di una crescente minaccia per la sanità pubblica che rischia di non aver sufficienti strumenti di contrasto di queste malattie nell’uomo.
La salmonellosi, pur continuando ad essere una minaccia consistente per la salute pubblica, ha visto un decremento della sua incidenza, per casi sempre collegati al consumo di uova, pollame e carne di maiale. E’ nel consumo di uova che è calata l’incidenza dell’infezione. Le zoonosi colpiscono ogni anno 380 mila cittadini europei ogni anno.
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