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PETS TUTELATI PURCHE’ SIANO POCHI

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L’Art. 3 del Regolamento del Comune di Bergamo contro i Maltrattamenti e sulla detenzione e la tenuta degli animali così recita: “ Il possesso di un numero limitato di animali a scopo amatoriale (cani, gatti ed altre specie normalmente tenute in ambito domestico, di cui al successivo art. 12), condotto in locali ad uso abitativo, non è soggetto ad autorizzazione. A tale proposito, in relazione ai cani e, ai gatti e ai furetti si definisce quale “numero limitato di animali” un numero di animali non superiore a: - 2 cani più eventuale cucciolata fino allo svezzamento; - 4 gatti più eventuale cucciolata fino allo svezzamento; 4 furetti più eventuale cucciolata fino allo svezzamento”. E’ a questo precedente che si richiama il Comune di Berbenno (BG) che ha fissato per regolamento civico un tetto massimo al numero di animali da compagnia. Contro la norma è stato presentato un ricorso al TAR ed è stato richiesto l’interessamento del Presidente della Repubblica,a cura dell’Associazione animalista AIDAA. Il regolamento civico, prevaricando le leggi nazionali, è considerato illegittimo dai ricorrenti. Il Sindaco di Berbenno, Alessandro Pellegrini, difende il provvedimento: “ ci sembrava che mettere un tetto di due cani per famiglia fosse un tetto ragionevole, a noi interessano le condizioni in cui vengono tenuti gli animali, infatti il regolamento si occupa delle condizioni igieniche, del cibo, dell’ambiente in cui devono essere allevati; tutti guardano ai numeri, ma per quelli basta il buon senso”. Due cani, quattro gatti e quattro furetti, non di più. Deroga per i cacciatori preoccupati di dover ridurre le mute. L’Assessore all’Ecologia del Comune di Bergamo Fausto Amorino abbozza una difesa e al Corriere della Sera nega la fissazione di limiti al possesso di animali da compagnia.