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TAR, NO A RICORSO SIVEMP SU INDENNITA'

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Il Tar del Lazio ha giudicato inammissibili un gruppo di ricorsi del Sindacato Italiano Veterinari di Medicina Pubblica (Sivemp) che chiedeva l'accertamento per alcuni suoi affiliati del diritto alla percezione dell'indennita' per strutture specialistiche a partire dal 1° giugno 1985. Secondo il Sivemp ''la non uniforme applicazione di criteri interpretativi da parte delle Asl nei confronti dei diretti interessati ha costretto il Sindacato a notificare atto di diffida e messa in mora alla Presidenza del Consiglio-Dipartimento della Funzione Pubblica, al Ministero della Salute e a quello dell'Economia, perché provvedessero a fornire specifiche indicazioni, in modo da rendere uniforme il trattamento economico riservato ai veterinari su tutto il territorio nazionale''. Essendo seguita alla richiesta solo una nota di contenuto interlocutorio da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, nella quale si e' precisato di voler approfondire la materia e acquisire i pareri degli altri due dicasteri competenti, il Sivemp ha deciso di ricorrere al Tar. Ma i giudici della terza sezione, con un gruppo di sentenze (tra le altre, la n.3631/2006), hanno affermato il difetto di legittimazione attiva dell'associazione sindacale. Infatti ''l'azione proposta dalla Sivemp tende all'accertamento della sussistenza del diritto di ciascuno dei veterinari ricorrenti alla corresponsione delle somme per indennita' per strutture specialistiche prevista dal decreto n. 348 del 1983, in misura analoga a quella riconosciuta ai medici''. Si tratta, pertanto, ''di un'azione proposta a tutela di posizioni soggettive individuali e poiché le associazioni di categoria sono legittimate ad agire in giudizio per la tutela di interessi collettivi degli associati e non per quella di singole posizioni, com'e' invece nel caso di specie, deve concludersi per la non legittimita' dell'azione giurisdizionale da parte del Sivemp''. Inoltre, sempre secondo il Tar, i ricorsi ''avrebbero dovuto essere proposti per tempo, sotto forma di azione di impugnazione dell'atto di inquadramento economico con il quale e' stata determinata l'intera posizione retributiva all'interno dell'azienda di appartenenza di ciascuno dei veterinari ricorrenti''. (ANSA).