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STERILIZZAZIONE,CNB: SI' MA NON DI MASSA

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Rispetto al taglio della coda e delle orecchie, il caso della sterilizzazione è diverso. Secondo il Comitato di Bioetica la sterilizzazione, seppur piu' invasiva, e' giustificabile sotto altri profili, come quello di prevenire i danni sanitari causati dalla sovrappopolazione animale e dal randagismo''. Ma la raccomandazione è di non intendere la sterilizzazione come un intervento di massa, bensì di attenersi al singolo caso riconducendola nell’alveo della scelta medica. Secondo Pasqualino Santori, medico veterinario componente del Comitato di Bioetica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal documento “ emerge quanto sia importante la figura del veterinario nel rapporto uomo-cane, anche prima dell’acquisizione del cane stesso, fa riferimento al consenso informato e quindi riporta la questione nell’alveo della decisione medica, valorizzando la professione medico-veterinaria”. Il Cnb nell’ambito della mozione adottata venerdì 5 maggio ha anche affrontato, seppur in maniera marginale, il problema delle razze cosiddette 'sofferenti', cioe' di quegli esemplari che convivono o hanno una maggiore probabilita' di farlo con alterazioni fisiche. ''Ci sono razze - afferma Cinzia Caporale, aggiungendo un suo commento personale - come gli Shar Pei o i Bulldog che hanno problemi e malformazioni cui devono far fronte per tutta la vita. Sarebbe opportuno vietare la commercializzazione di questi cani o magari prevedere una moratoria con un termine temporale preciso, oltre il quale la loro vendita dovrebbe essere vietata. Come sarebbe auspicabile che il Parlamento introduca una legge in cui vieti questo tipo di lesioni, come il taglio delle orecchie e della coda''.