• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

FUORI ORDINANZA CARNI AVICOLE A 70°

Immagine
L’ordinanza 7 marzo 2006 (Modifica dell'ordinanza 26 agosto 2005, concernente: «Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile»-GU n. 102 del 4-5-2006) nel rispetto di quanto sancito dal Consiglio di Stato, stabilisce che le disposizioni previste dall’ ordinanza 26 agosto 2005 non debbano applicarsi alle confezioni di carni avicole sulle quali sia attestato che il prodotto e' stato sottoposto ad un trattamento termico non inferiore a settanta gradi centigradi. Il Consiglio di Stato si era espresso in questo senso nella Camera di Consiglio del 3 febbraio 2006, accogliendo le ragioni della Plusfood Italia spa che contestava l’obbligo di etichettatura speciale (con indicazione dell’origine e della data di introduzione sul mercato anche sulle carni avicole sottoposte a trattamento termico ad almeno settanta gradi centigradi) considerata dal Ministero della Salute quale utile ausilio nello svolgimento dei controlli ufficiali da parte degli organi pubblici e rispondente all’intento di recuperare la fiducia dei consumatori e stabilizzare il mercato delle carni avicole. Secondo il Consiglio di Stato, che recepisce la non pericolosità delle carni cotte, le misure adottate nell’ordinanza ministeriale sconfinavano in ambiti di natura commerciale, "sulle quali le valutazioni del Ministro intimato non sono idonee a sovrapporsi a quelle degli operatori del ramo e non appaiono ispirate a scopi generali o specifici di sanità o igiene pubbliche”. L’ordinanza 7 marzo 2006 è in vigore da oggi.