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ALIMENTARE, DOZZO: I CONTROLLI CI SONO

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Il deputato Sandro Dalmastro delle Vedove (AN), nell’interrogazione parlamentare a cui ha risposto ieri il Sottosegretario alle Politiche Agricole Gianpaolo Dozzo, sottolineva che in Italia “abbiamo registrato fatti gravi come il pollo alla diossina, la mucca pazza, il manzo agli ormoni, l'influenza aviaria, l'afta epizootica e, da ultimo, persino il peperoncino al colorante cancerogeno”; a suo giudizio, “ la sicurezza e l'igiene, dunque, tornano ad essere elementi di assoluto rilievo e meritano di essere coltivate ed accresciute a garanzia dei consumatori e delle nostre famiglie”, con opportune iniziative utili ad innalzare i profili di sicurezza degli alimenti ad informare i cittadini. “ Il MiPAF- ha risposto Dozzo- nell'ambito delle iniziative mirate all'informazione ed alla promozione dei prodotti agroalimentari, dà ampio spazio alla diffusione delle informazioni utili a richiamare l'attenzione del consumatore su aspetti legati alla sicurezza nutrizionale”. Il Regolamento (CE) 178/2002, ha ricordato ieri in Commissione Affari Sociali il Sottosegretario Dozzo- prevede che l'operatore del settore alimentare garantisca e risponda della sicurezza di tutto ciò che và ad immettere in commercio: “ L'attività svolta dall'autorità competente diviene pertanto essenzialmente di verifica, svolta anche attraverso attività di auditing (approccio organico). Questo permette all'autorità competente di ottenere una conoscenza integrata ed organica di quanto avviene sul territorio di propria competenza e, pertanto, consente di poter basare la propria attività sull'analisi dei rischi permettendo di intervenire, dove e quando necessario, in maniera rapida ed efficace”. Presentando una dettagliata documentazione della Direzione della Sanità Veterinaria sui controlli ufficiali su alimenti e bevande, Dozzo aggoiunge che “ al controllo degli alimenti provenienti da Paesi Terzi provvede una estesa rete di Uffici periferici del Ministero della salute (USMAF e PIF), collocati nei principali porti e aeroporti italiani. Al controllo degli alimenti circolanti sul territorio nazionale (comprendenti ispezioni e prelievo di campioni per le analisi) provvedono diversi organismi: il Ministero della Salute, con i suoi Uffici Centrali (in particolare la Direzione Generale per la Sanità Veterinaria e gli Alimenti); le Regioni e Province autonome, attraverso le loro strutture operative con competenza veterinaria e sanitaria (Aziende Sanitarie Locali (ASL), Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS), Agenzie regionali di protezione ambientale (ARPA), in media 600.000 unità controllate all'anno e 250.000 campioni di prodotti alimentari prelevati nel corso dell'ispezione; i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS), che operano di norma, per interventi a carattere pluriregionale da svolgere con simultaneità o interventi a carattere di urgenza (in media oltre 35.000 ispezioni/anno nel settore alimenti e bevande); l'Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICRF), che effettua controlli di natura essenzialmente merceologica volti a prevenire e a reprimere le sofisticazioni alimentari; la Guardia di Finanza, i cui controlli sugli alimenti sono mirati sostanzialmente a reprimere frodi di natura fiscale. In conclusione, Dozzo non concorda con l’interrogante e ritiene che i controlli non possano essere ritenuti insufficienti.