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STORACE, PIU’ DIALOGO CON I VETERINARI

Nel giorno del passaggio di consegne al Ministero della Salute l'ANMVI -Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- augura al Ministro Francesco Storace un anno di proficuo lavoro per la sanità pubblica nazionale e chiede più dialogo con la veterinaria sui problemi aperti del settore. "Il Dicastero della Salute è anche il Ministero della veterinaria, quella pubblica e quella privata,- ha commentato per la stampa il Vice Presidente ANMVI Carlo Scotti- e sui problemi della nostra Categoria chiediamo da tempo più attenzione". A partire dall'educazione continua in medicina (ECM), una questione irrisolta dal Ministro uscente, che non ha mai eliminato l'ambiguità dell'attuale normativa secondo la quale non è a tutt'oggi chiaro se i sanitari privati debbano considerarsi obbligati o meno a seguire il programma ECM. "Per come è concepito oggi l'ECM- continua Scotti- i medici veterinari sono costretti ad aggiornarsi in base ad obiettivi formativi del tutto estranei alle loro competenze. E' c'è da credere - conclude il Vice Presidente Scotti- che la devolution dell'educazione continua in medicina sancita il 23 marzo scorso in Conferenza Stato Regioni moltiplichi per 22 il problema anzichè risolverlo". Dalle emergenze che colpiscono la sanità animale (e che l'ex Governatore Storace conosce bene per aver dovuto affrontare l'emergenza della lingua blu negli ovini), alla prevenzione delle zoonosi l'ANMVI sottolinea il ruolo centrale della medicina veterinaria ed in particolare il contributo della veterinaria privata che ogni giorno si confronta con la salute della popolazione animale che vive a stretto contatto con l'uomo. "Riparta la Commissione Randagismo- sollecita quindi Scotti- che per il Ministro Sirchia ha prodotto un cospicuo lavoro scientifico a tutt'oggi inutilizzato e sia finalmente valorizzato il ruolo della veterinaria privata nell'educazione dei cittadini proprietari alla corretta convivenza con l'uomo". Nel 2003 l'ANMVI si fece promotrice di una raccolta di firme che coagulò le proteste della veterinaria italiana contro la prima ordinanza Sirchia sui cani cosiddetti pericolosi. " Non vorremmo dover inscenare altre proteste per riuscire a farci ascoltare su temi per i quali possiamo dare un valido contributo di competenza ed esperienza. Allora- conclude Scotti- riuscimmo a cambiare l'ordinanza ma la nostra Associazione non venne mai ricevuta dal Ministro". L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani si augura infine che venga confermata la delega alla veterinaria al Sottosegretario Cesare Cursi, nel quale la Categoria ha sempre trovato un interlocutore attento e rispettoso delle proprie competenze.