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TRASFUSIONE DA CANE A GATTO

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Lucky, meticcio di piccola taglia ha salvato una gatta donandogli il sangue. Melissa, comune gatta europea, non si risvegliava dall’anestesia e perdeva sangue in addome. Rendendosi necessaria una trasfusione, in assenza di altri gatti, il veterinario curante Pasquale Cefaloni di Frosinone ha effettuato una trasfusione utilizzando il sangue del suo cane Lucky. L’episodio è raccontato dal Collega Oscar Grazioli dalle pagine del quotidiano Libero in edicola oggi. “Oggi- scrive – la trasfusione di sangue in cani e gatti è una prassi comune per qualunque struttura veterinaria attrezzata. Cane e gatto hanno dei gruppi sanguigni, ma per motivi particolari, se si preleva il sangue di un cane qualsiasi e lo si trasfonde in un altro cane (alla cieca dunque) si è sicuri quasi al 100% che non si avranno effetti collaterali.Qualora dovesse occorrere una seconda trasfusione necessitano invece donatori selezionati.Il gatto può essere di gruppo A (il più diffuso in assoluto), B, o AB (molto raro). Anche nel gatto la prima trasfusione può essere fatta alla cieca, ma non per certe razze dove alta è l’incidenza del gruppo B che può dare problemi anche durante la prima trasfusione. Queste razze sono il British Shorthair, lo Scottish Fold e le razze orientali (Birmano, Burmese, Hymalaiano ecc).Trasfondere sangue da cane a gatto è sconsigliabile. A parte il rigetto si corre il rischio di contaminare il gatto con microrganismi che, a contatto con quelli felini, potrebbero dare origine a virus o batteri d’insospettabile pericolosità e non solo per gli animali. Ma sono convinto che Melissa se ne frega. Lei è viva e le restano sei vite”.