E’ molto positivo il commento del Presidente dell’ANMVI, Paolo Bossi, sulla sentenza sugli zoonomi emessa dal Consiglio di Stato a fine marzo. "Questa sentenza- ha detto Bossi- accogliendo il ricorso della FNOVI per limitare le competenze della figura professionale dello zoonomo è estremamente importante non solo per il caso specifico ma per il precedente che crea nella giurisprudenza. Ci permetterà infatti di difenderci da altre invasioni di campo. La Magistratura contabile ha drasticamente ridimensionato le attività professionali della zoonomia cancellando quelle di natura sanitaria che gli agronomi avevano difeso davanti al TAR del Lazio come non sovrapponibili all’esclusiva veterinaria. “ Non vogliamo sottrarre spazio a nuove figure professionali- continua Bossi , ma sottolineare la qualità della preparazione del veterinario in quelli che sono i suoi ambiti specifici; d'altra parte il nostro iter formativo è ben diverso da quello di una laurea breve. Il Consiglio di Stato ha chiaramente ribadito che ad una nuova professione non possono essere attribuite competenze già specifiche di altre categorie professionali riconosciute o regolamentate. Questa sentenza quindi ci darà più forza nell'opporci ad ogni tentativo da parte di tutti i nuovi laureati non specialisti di prendersi spazi operativi che sono già attribuiti ai nostri diversi ruoli di veterinari. Saremo peraltro disponibili a ragionare con tutti coloro che vorranno collaborare con la veterinaria nel definire gli ambiti delle nuove figure professionali." Proprio il mancato confronto con la Categoria è stato cansurato dal Consiglio di Stato che ha costretto il Ministero dell’Università a riscrivere il DPR 328/01 con la FNOVI.