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ORDINI, MAXIEMENDAMENTO PER RIFORMA

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Il ministro Roberto Castelli per poter arrivare prima della fine della legislatura all'approvazione della riforma degli Ordini aveva deciso di muoversi personalmente proponendo alle parti interessate una bozza che aveva però trovato pochi consensi e molte critiche. Aveva quindi fatto approvare al Consiglio dei ministri l'inserimento nel dl Competitività di alcuni punti sintetici e di principio sostanzialmente approvati da tutti che sarebbero serviti come " chiodo" per poter poi proporre in fase di recepimento da parte del Parlamento un ampio emendamento che doveva essere la vera e proria riforma degli Ordini. Il testo da lui proposto per l'emendamento lo ha presentato in gran segreto un paio di giorni fa al Cup, in rappresentanza delle professioni regolamentate, ed al Colap per quelle in attesa di riconoscimento. Dopo la dura e inattesa bocciatura da parte degli Ordini e le forti perplessità del Colap, la Casa delle libertà ha riunito ieri quel tavolo di coordinamento da molti invocato per consentire alla riforma un iter veloce. All'incontro presso il ministero della Giustizia, oltre al ministro Castelli ed al sottosegretario Michele Vietti, erano presenti anche Nino Lo Presti responsabile per le professioni di AN ed il sottosegretario al Miur , Maria Grazia Siliquini. Una riunione fiume per decidere le linee da seguire per non perdere il treno della riforma delle professioni. Il metodo utilizzato ieri nel vertice ha soddisfatto tutti, sia le forze politiche della maggioranza sia le diverse organizzazioni del mondo professionale. In effetti nel maxiemendamento dovranno trovare posto necessariamente gran parte delle norme della proposta Vietti-bis, ampiamente apprezzata dal mondo professionale, in particolare quelle riguardanti la disciplina societaria, le misure deontologiche, l'organizzazione degli Ordini ed il riconoscimento delle associazioni. Vi saranno però anche alcune novità. Castelli ha ottenuto l'inserimento della sua proposta per la organizzazione dgli Ordini su base territoriale ed i coordinamenti regionali. La Siliquini ha ottenuto di specificare in modo accurato le norme che riguardano tirocinio e formazione. Lo Presti ha proposto che le società con soci di puro capitale, tanto invise agli ordini, fossero limitate solo ai casi in cui i singoli ordinamenti consentano " l'esercizio di attività dirette alla produzione di servizi mediante l'utilizzazione di prestazioni professionali" e comunque sempre sotto la diretta responsabilità del professionista. Inoltre si è deciso all'unanimità di inserire una norma di principio secondo la quale si prevede il riordino della normativa in materia di incentivi ed agevolazioni a favore delle libere professioni. ( ItaliaOggi, 8 aprile 2005)