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CRT LOMBARDIA: NO ALL'IRAP

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Domani la Corte di Giustizia Europea dovrebbe emettere il suo verdetto sulla legittimità dell'IRAP. In attesa di questa decisione che dovrebbe finalmente far chiarezza sul problema la CTR Lombardia smentendo la posizione presa dai giudici tributari provinciali ha nuovamente ribadito che il lavoro professionale non è soggeto ad IRAP se non è organizzato come impresa. Secondo la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, infatti, non è lecito sostenere, come aveva fatto la CTP, che " l'organizzazione sia del tutto sganciata dall'apporto professionale ed è in grado da sola di produrre quella novella ricchezza che giustifica il prelievo". L'errore, secondo i giudici regionali consiste nell'estrapolare " il concetto di organizzazione come qualcosa di diverso dall'apporto professionale, eventualmente affiancandosi o aggiungendosi a esso, in grado da solo di produrre quella ricchezza che è alla base del prelievo". La CTR conclude quindi che:" solo quando l'attività del professionista si svolge con una connotazione e organizzazione assimilabile o comparabile con quella dell'imprenditore è assoggettabile all'IRAP". (Italia Oggi, 15/03/2005)