La Commissione Affari Sociali, nella seduta del 27 gennaio, ha adottato un nuovo testo base per la disciplina delle medicine non convenzionali. Francesco Paolo Lucchese, presidente relatore, ha fatto presente di aver predisposto un nuovo testo, notevolmente semplificato nella stesura rispetto al precedente. Il nuovo testo scaturisce, inoltre, da un'ulteriore riconsiderazione delle disposizioni contenute nel nuovo articolo 117 della Costituzione in ordine alla ripartizione delle competenze tra Stato e regioni. Il nuovo testo viene modificato anche nel titolo: si fa riferimento alla «regolamentazione» e non più al «riconoscimento» delle medicine non convenzionali. Si tratta di una modifica che si riflette sull'impostazione generale del nuovo testo e che tiene conto del dato di fatto rappresentato dell'elevato numero di operatori che operano da molto tempo nel campo delle medicine non convenzionali, a cui si rivolge una nutrita platea di utenti che sollecita una tutela adeguata della propria salute. Le principali novità dell'ulteriore testo prevedono per i laureati in medicina il conseguimento, dopo un corso di formazione di durata non inferiore a tre anni, di un master di esperto nelle medicine non convenzionali. Il testo già adottato come testo base prevedeva invece un corso di formazione post-universitario. Il Capo IV del nuovo testo contiene gli elementi di maggiore novità. In tale Capo si delinea, infatti, la figura degli operatori professionali delle discipline bio-naturali, stante il fatto che quanto previsto nel testo precedente in merito agli operatori non medici delle professioni sanitarie non convenzionali aveva suscitato rilievi critici.
