Ai fini della regolamentazione delle movimentazioni degli animali sensibili alla Blue Tongue sul territorio nazionale per il periodo 13 dicembre 2004-28 febbraio 2005, la Direzione Generale della Sanità Veterinaria ha trasmesso l’elenco delle Province indenni risultanti “ stagionalmente libere”. L’elenco comprende le seguenti località: per il
Piemonte Alessandria, Torino, Vercelli, verbania, Biella, Novara, Cuneo, Asti; per la
Valle d’Aosta la provincia di Aosta; per la
Lombardia Mantova, Lodi, Como, Sondrio, Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Varese, Pavia, Lecco; per il
Veneto Padova, Venezia, Rovigo, Verona, Vicenza, Belluno, Treviso; per il
Friuli Venezia Giulia Udine, Gorizia, Trieste, Pordenone; per l’
Emilia Romagna Rimini, Parma, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Piacenza, Reggio Emilia, Modena; e inoltre le province autonome di
Trento e
Bolzano.
Questi territori potranno ricevere animali delle specie sensibili alla Blue Tongue provenienti, in vincolo sanitario, da tutti i territori soggetti a restrizione a condizione che nei territori di provenienza sia dimostrata la cessazione della trasmissione virale, ovvero non si tratti di un territorio con infezione in atto o, in caso gli animali provengano da territori con infezione in atto, gli animali da spostare devono essere stati vaccinati da non meno di 30 giorni nei confronti dei sieri tipi circolanti nei territori di origine.
La determinazione dei territori stagionalmente liberi è basata su analisi condotte dal Centro di referenza nazionale per le malattie esotiche che ha analizzato per ciascuna settimana dell’anno e per ciascuna provincia italiana i dati relativi al programma di sorveglianza entomologica ( agosto 2000-novembre 2004) e le temperature sul territorio nazionale fornite dal Servizio metereologico dell’Areonautica Militare (periodo febbraio 1998- novembre 2004). La nota è stata trasmessa in data odierna dal Direttore Romano Marabelli ai servizi veterinari regionali, agli IZS, al Cesme di Teramo, a UVAC e PIF, al NAS e alle organizzazioni di categoria.