Nella seduta del 25 novembre scorso la Conferenza Stato Regioni ha espresso parere favorevole allo schema di decreto del Ministro della salute che dà attuazione alla Decisione 2003/100/CE sui requisiti minimi per l’istituzione di programmi di allevamento di ovini esistenti alle encefalopatie spongiforme trasmissibili. Il provvedimento, trasmesso dal Ministro ai Presidenti delle Regioni il 23 novembre scorso, si prefigge di incrementare nella popolazione ovina le caratteristiche di resistenza genetica alle encefalopatie spongiformi trasmissibili, senza che siano compromessi gli aspetti zootecnici e produttivi delle razze stesse. Lo scrapie rappresenta un problema serio per la salute della popolazione ovina e caprina nel territorio comunitario e non è stato convalidato alcun metodo diagnostico corrente per distinguere tra encefalopatia spongiforme bovina (BSE) e scrapie negli ovini e nei caprini. Dal momento che non è ancora stata dimostrata l'esistenza di BSE in ovini e caprini in natura, non è certo che la BSE non abbia infettato la popolazione ovina e caprina e che non sia sempre presente in questa popolazione. Anche le encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) negli ovini e nei caprini rappresentano pertanto un potenziale rischio per la salute pubblica.) Alcune ricerche hanno dimostrato che alcuni genotipi della proteina prionica negli ovini conferiscono resistenza allo scrapie, pertanto la UE ha fissato i punti principali di un programma d'allevamento di ovini
resistenti alle TSE. In base alla Decisione della UE ogni Stato membro introduce un programma d'allevamento finalizzato alla selezione di ovini resistenti alle TSE in ciascuna delle sue razze ovine, autoctone o che costituiscono una popolazione significativa del suo territorioe ha la facoltà di decidere che la partecipazione dei proprietari di greggi al programma d'allevamento sia volontaria fino al 1° aprile 2005. Oltre tale data, tuttavia, la partecipazione al programma d'allevamento è obbligatoria per tutte le greggi di elevato valore genetico.