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BERTOLLINI, OMS: RISCHIO PANDEMIA

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La grande pandemia temuta dai virologi sembra essere piu' vicina. E l'epidemia di influenza aviaria ''potrebbe essere l'occasione. Il virus H5N1 ha ancora caratteristiche di agente animale, pero', entrando in contatto con il virus dell'influenza umana, potrebbe dare origine a un rimescolamento genetico dal quale potrebbe nascere un terzo tipo di agente, con caratteristiche dell'uno e dell'altro, e con una contagiosita' per l'uomo''. Ad affermarlo e' il responsabile dell'Organizzazione mondiale della sanita', Roberto Bertollini, oggi intervistato da 'la Stampa', il 'Messaggero' e 'il Mattino'. Quanto alla possibilita' che l'influenza aviaria si trasmetta da uomo a uomo, ''l'unica evidenza - spiega Bertollini- e' questo aggregato di casi in Vietnam, un nucleo familiare che si e' ammalato, con quattro persone, meta' delle quali non sembrerebbe aver avuto contatti con animali infetti. E' possibile che siano stati contaminati dai loro parenti. Si era gia' verificato a Hong Kong, nel '97, e in Olanda nel 2003''. ''L'epidemia - afferma Bertollini spiegando le ragioni per cui l'allarme e' cosi' elevato - si e' diffusa in parecchi paesi e la probabilita' che entri in contatto con gruppi di popolazioni tra i quali sta circolando il virus dell'influenza umana diventa elevata, con il rischio della ricombinazione genetica. In secondo luogo, si tratta di un virus aggressivo che, se si rimescolasse e mantenesse questa sua caratteristica potrebbe essere particolarmente letale. Terza ragione: da anni, ormai, si attende una pandemia d'influenza, visto che ogni certo numero di anni si sviluppa un agente influenzale con un patrimonio genetico nuovo, cui la popolazione umana non e' preparate. E nessuno e' immune''. Se ci fosse una pandemia d'influenza aviaria, secondo il responsabile dell'Oms, ''si registrerebbero tra i 280 mila e i 650 mila morti entro due anni solo nei Paesi industrializzati''. In ogni caso, assicura, ''ci sono parecchie riunioni in corso e abbiamo attivato un network per tenere in continuo contatto le varie regioni del mondo''.
(Adnk/Adnkronos Salute)