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INFLUENZA POLLI: RIUNITA LA SANITA’ UE

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E’ in corso a Bruxelles un incontro del Comitato che riunisce gli esperti della sanita' dei paesi membri Ue.Dopo la Thailandia, forse la Cina e la Corea del Sud: sono questi i due paesi a cui Bruxelles potrebbe estendere le misure sul pollame varate giorni fa dalla Commissione Ue, che ieri ha d'altra parte ribadito con forza come ''non ci siano prove tangibili di trasmissione all'uomo'' dell'influenza aviaria che sta mettendo a dura prova il continente asiatico. La chiusura delle frontiere con Seul e soprattutto con Pechino - massimo produttore mondiale di pollame - e' la proposta che l'esecutivo europeo sta preparando per un'eventuale approvazione, domani, da parte del Comitato Ue per la catena alimentare e la salute umana. Tale possibilita' e' stata evocata ieri da fonti di Bruxelles, dopo che nei giorni scorsi la Commissione Ue aveva deciso di chiudere le frontiere Ue alla carne e ai prodotti a base di pollo provenienti dalla Thailandia. Insomma sul delicato dossier 'influenza aviaria' Bruxelles non ha alcuna intenzione di abbassare la guardia, dopo la batteria di misure gia' prese, e cioe' oltre al blocco dell'import dalla Thailandia, piu' di recente anche la chiusura delle frontiere all'ingresso nell'Ue, fra l'altro, di uccelli da voliera, pappagallini e falchi. ''Nessuna decisione e' stata presa al momento, la riunione proseguira' oggi, hanno commentato fonti della Commissione Ue, dove - secondo quanto si e' appreso - l'Italia ha d'altra parte sollevato il problema della potenziale trasmissibilita' dell'influenza avieria tramite i suini. Tuttavia, hanno precisato le fonti, gli esperti della Commissione hanno sottolineato che per il momento non esistono evidenze scientifiche che possano suffragare tale affermazione. RASSICURAZIONI. Su quello che rappresenta il capitolo piu' delicato dell'epidemia - e cioe', la trasmissione all'uomo - la Commissione Ue ha oggi ribadito che su questo punto ''non ci sono prove tangibili''. ''Il rischio per l'uomo deriva da un contatto diretto con l'animale contagiato dal virus'', ha precisato la portavoce del commissario Ue alla sanita', David Byrne, confermando quanto Bruxelles ha detto piu' di una volta negli ultimi giorni. (ANSA)