“Di “intollerabile” c’è solo il sistema ECM, con i suoi limiti e difetti normativi, funzionali e gestionali”. Così Antonio Manfredi Presidente di EV srl, il maggiore organizzatore privato nel settore dell’aggiornamento veterinario, commenta la lettera inviata ieri a tutti i provider dalla Segreteria ECM. Nella lettera si definisce infatti “intollerabile” che molti provider richiedano continuamente assistenza e non sappiano utilizzare correttamente il sistema di accreditamento informatico del Ministero della Salute. “Era ora che i responsabili dell’ECM si rendessero conto che moltissimi provider sono solo opportunisti improvvisati, senz’arte nè parte- ha aggiunto Manfredi- il sistema ECM, così com’è, non rispetta gli operatori sanitari e chi fa aggiornamento con decenni di esperienza". Eventi Veterinari (EV) ha organizzato nel 2003 circa 160 eventi accreditati ECM, sopportando costi gestionali aggiuntivi e versando i contributi a carico dei provider richiesti dal Ministero. “ Si tratta di cifre molto importanti- ha spiegato Manfredi- che le società scientifiche che fanno riferimento ad EV (AIVEMP, SCIVAC e le sue Società Scientifiche, SIVAE, SIVAR, SIVE, FSA, ndr) non hanno voluto ricaricare nel 2002 e 2003 sui propri soci”. Per Ev è inoltre evidente il cattivo funzionamento del sistema: “A parte i limiti tecnico-informatici del sito ECM- aggiunge Manfredi- devo ricordare alla Commissione quegli eventi per i quali i crediti ci sono stati assegnati ad evento già concluso. Come può un veterinario programmare il suo aggiornamento se la Banca Dati messa a disposizione degli operatori della sanità non è aggiornata in tempo reale? Il fatto poi che i crediti, quando assegnati per tempo, vengano assegnati dai referee su basi discrezionali, diciamo pure sulla base di simpatie personali, ritengo che meriti per davvero l’aggettivo “intollerabile” usato dalla Commissione. “Per anni- conclude il presidente di EV- il sistema pubblico ha cercato di sburocratizzarsi riconoscendo la validità dell'autocertificazione, con l'ECM ritorniamo al peggior sistema borbonico”.
