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BT, DALL’ISS NESSUN PARERE FINALE

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Il vaccino per contrastare la febbre catarrale dei bovini, conosciuta come lingua blu, funziona, nel senso che produce una copertura immunitaria pero' non si e' ancora in grado di escludere effetti collaterali negativi e i dati messi a disposizione dell'Istituto superiore di sanita' non sono ancora sufficienti per poter formulare un giudizio definitivo. E' questo in sostanza quanto emerso ieri sera dall'audizione di Agostino Macri', direttore del dipartimento di sanita' alimentare ed animale dell'Iss. Macri' e' intervenuto sull'argomento nell'ambito dell'indagine in corso in commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del servizio sanitario nazionale del Senato. L'obiettivo della commissione e' capire se la campagna serve o meno, quali sono gli effetti negativi che il vaccino produce e se e' opportuno vaccinare i bovini, perche' sembra che questo vaccino serva soltanto per gli ovini. La scorsa settimana era stato ascoltato Romano Marabelli, direttore della sanita' pubblica veterinaria del ministero della Salute. Sia Marabelli che Macri' hanno preferito non rendere pubbliche alcune parti dei loro interventi, in particolare quelle che riguardano il vaccino in senso stretto, i rapporti tra ministero della Salute e Iss e rapporti con l'Istituto zooprofilattico di Teramo, che ha la competenza su scala nazionale per combattere queste forme epidemiche. La prossima audizione sara' quella di Jacques Fevrier, responsabile della Ue per l'epidemia della lingua blu. ''Con l'audizione di ieri - ha commentato il presidente della commissione, il verde Francesco Carella - abbiamo aggiunto un tassello alle nostre conoscenze che tuttavia sono ancora limitate. Ci troviamo di fronte ad una situazione singolare: siamo alla terza vaccinazione e alla quarta campagna vaccinale e abbiamo la conferma che questo vaccino non e' registrato ne' all'Unione Europea, ne' in Italia''.''Intanto - ha continuato Carella - non solo l'epidemia non e' stata arrestata, ma gli allevatori e i veterinari di territorio lamentano effetti negativi sulle produzioni zootecniche che vanno dagli aborti, alla insufficiente produzione lattea, a una serie di problemi che hanno riflessi anche di carattere economico''. ''La prima vaccinazione - ha ricordato Carella - e' stata fatta in emergenza e in questo caso e' consentito usare un vaccino non registrato. Pero' sono passati quattro anni e si poteva, non dico registrare il vaccino che ha tempi lunghi, anche se Macri' ha parlato di tre anni e ne sono passati quattro, ma almeno mettere a disposizione della comunita' scientifica quella massa di dati necessari per sapere con certezza quali sono gli effetti collaterali di questa epidemia".Intanto il deputato Antonello Soro ( Margherita) denuncia la "poca trasparenza da parte del governo sull'emergenza sanitaria della lingua blu". Secondo Soro ''le risposte fornite dalla commissione parlamentare d'inchiesta sono assolutamente insufficienti, non individuano responsabilita' e non chiariscono dubbi e interrogativi sull'efficacia del vaccino per contrastare il morbo della lingua blu. Siamo di fronte a un'emergenza che si trascina da tre anni e il governo non ha saputo ancora fornire alcuna garanzia sulla sicurezza del farmaco utilizzato per la vaccinazione. Chiediamo ancora una volta al ministro della Salute Sirchia che si giunga in tempi rapidi a fare chiarezza e individuare responsabilita' per una situazione di emergenza che sta mettendo a dura prova la sopportazione degli allevatori''. (fonti ANSA/Adnkronos) (ANSA).