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LINGUA BLU, LA REPLICA DEL MINISTERO

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“La vaccinazione è assolutamente consigliabile. Non sempre è stata fatta evitando condizioni sfavorevoli, la stagione oppure le condizioni igieniche” Ieri sera la GR1 il Ministro Sirchia ha fermamente sostenuto la bontà della strategia vaccinale adottata dal Ministero della Salute e ha ribadito che il morbo della lingua blu “non riguarda l’uomo, ma costituisce un danno per l’economia”. All'indomani dalla pubblicazione di un’inchiesta del quotidiano La Repubblica che mette sotto accusa la campagna vaccinale contro la Blue Tongue, il Ministero della Salute ha organizzato una tempestiva conferenza stampa per contro-diffondere i dati ufficiali dai quali risulta che gli animali che hanno subito danni con la vaccinazione sono stati meno dell'1% dei capi. In tutto, nella prima campagna vaccinale partita nel 2001 sono stati vaccinati 1.200.000 bovini e bufalini e 6 milioni di ovini e caprini, su un totale di 2 milioni di bovini e bufalini e 7 milioni di ovini e caprini. Nella seconda campagna vaccinale su 1.700.000 bovini ne sono stati vaccinati 630.000 e su 3,5 milioni di ovini e caprini, ne sono stati vaccinati 1,5 milioni. In entrambi i casi, spiegano i dati del ministero, i danni per i capi sono stati circa dell'1%, a fronte di una altissima mortalita', che nella prima fase dell'epidemia aveva causato mezzo milione di animali deceduti solo in Sardegna. Romano Marabelli, direttore generale per la veterinaria del ministero, illustrando i dati nel corso della conferenza stampa che ha visto anche la partecipazione del ministro della Salute, Girolamo Sirchia, del sottosegretario Cesare Cursi, e il colonnello dei Nas Gianfranco Dainese, ha spiegato che l' intera operazione messa in piedi dall'Italia per fermare le prime due epidemie fra il 2000 e il 2002, sono state promosse a pieno dalla Unione Europea, che ha provveduto al pagamento dei vaccini e dei danni diretti. Marabelli ha anche ricordato che anche gli esperti nazionali del Consiglio Superiore di Sanita' e quelli internazionali riuniti a Taormina lo scorso ottobre hanno sostenuto la scelta della vaccinazione confortando le scelte di politica sanitaria italiane. ( fonte:ANSA/GR1).