• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31973
cerca ... cerca ...

ANMVI, 1592 FIRME A SIRCHIA

Sul tavolo del convegno sull’aggressività canina, svoltosi ieri a Roma, il Presidente ANMVI, Paolo Bossi, ha portato 1592 firme di altrettanti medici veterinari che in 12 giorni hanno sottoscritto l’appello dell’ANMVI per chiedere al Ministro della Salute Girolamo Sirchia di dare ascolto alla Categoria veterinaria. Le firme sono state affidate all’Onorevole Mancuso, con l’incarico di porre all’attenzione del Governo e del Parlamento le richieste della veterinaria. “ Abbiamo già nel Sottosegretario Cursi un alleato- ha detto Mancuso- non vedo perchè non tentare anche con il Ministro. Io farò la mia parte”. Le firme vengono formalmente inviate in queste ore al Ministro Sirchia e alla Presidenza del Consiglio, accompagnate da un’ampia eco dei media. “Ci fa piacere che la stampa nazionale ci riconosca dignità e professionalità ed abbia in queste settimane dato ampio risalto alle nostre posizioni e alla nostra iniziativa- ha commentato il Vice Presidente ANMVI Carlo Scotti- e sono convinto che in questo momento possiamo anche dire di avere l’appoggio e il consenso dell’opinione pubblica. Al Ministro – ha concluso Scotti- tutto questo non è sicuramente sfuggito”. L’iniziativa dell’appello per dire “basta” a Sirchia è partita al Congresso Nazionale SCIVAC di Perugia a metà ottobre, si è conclusa il giorno 31 dello stesso mese con ben 1592 adesioni, raccolte in altre sedi congressuali, sia nazionali che locali, e ricevute dalla sede ANMVI di Cremona via fax e via mail. La notizia delle 1592 firme è stata battuta dalle principali agenzie di stampa ed il TG1, nell'edizione delle 13.30 di ieri, vi ha dedicato un servizio da Palazzo Valdina. "L'Associazione nazionale medici veterinari - scriveva ieri l'ANSA- chiede un incontro urgente al ministro ma, soprattutto, chiede di diventare vero interlocutore per un confronto ad ampio raggio. Sirchia, ha affermato il presidente Anmvi Paolo Bossi, ''si dimentica di noi. Nel caso dell'ordinanza sulle razze canine pericolose, ad esempio, non ci ha neppure interpellati''. Ma l'Anmvi chiede un coinvolgimento piu' generale, per affrontare tutti quei problemi di salute pubblica, dalla sicurezza alimentare agli animali, per la cui risoluzione la categoria, ha sottolineato Bossi, potrebbe dare un valido apporto: ''Siamo pronti a dare battaglia - ha concluso il presidente Anmvi - contro l'ordinanza in materia di cani e per essere ascoltati''.