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AFLATOSSINE: IN PIEMONTE, NIENTE RISCHI

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La Regione Piemonte, in seguito all’allarme lanciato nei giorni scorsi in Lombardia, ha avviato una campagna straordinaria di controlli sul latte per la ricerca di eventuali concentrazioni anomale di aflatossine, le sostanze tossiche di origine naturale che, in quantita' superiori ai 50 nanogrammi al litro, sarebbero potenzialmente cancerogene. Solo in due delle 29 aziende piemontesi produttrici di latte controllate e in 3 cisterne su 9 sono state trovate aflatossine, ma in nessuna in concentrazione ''superiore ai livelli di guardia''. Lo rivelano i primi risultati degli esami condotti dall'Istituto Zooprofilatico di Torino su disposizione della direzione di Sanita' pubblica della Regione Piemonte. La contaminazione del latte alla stalla, ''pur essendo in crescita rispetto alle rilevazioni precedenti'', si mantiene nella norma. ''I dati si riferiscono ad un piccolo campione conoscitivo - ha dichiarato il direttore della Sanita' pubblica piemontese, Mario Valpreda- ma siamo comunque di fronte a una situazione che puo' essere gestita intensificando i controlli e aumentando le precauzioni dei produttori sia negli allevamenti che nei caseifici''. Gli esiti dell'analisi quantitativa sui campioni positivi saranno pronti tra quattro giorni. Domani, presso la Direzione della Sanita' pubblica si terra' una riunione per definire ''un piano mirato di interventi''. E sempre nei prossimi giorni si conta di poter risalire alla fonte della contaminazione per interrompere la trasmissione delle tossine attraverso il latte.(ANSA)