Durante il convegno : " Libere professioni e devolution" organizzato dalla Cassa nazionale di previdenza ed assistenza forense che si è chiuso sabato scorso, Antonio Lo Presti, esponente della maggioranza, responsabile per le libere professioni di Alleanza Nazionale, nel suo intervento ha espresso chiaramente i motivi per cui la bozza Vietti di riforma degli Ordini è stata bloccata dal Governo e non viene passata in Parlamento. Dopo le critiche espresse da altri intervenuti per le promesse non mantenute dal Governo, Lo Presti ha infatti dichiarato: " A salire sul banco degli imputati non ci stò. Rispetto il lavoro fatto da Vietti, ma bisogna prendere in considerazione che c'è un movimento trasversale che non lo appoggia. Questa deve essere una riforma condivisa da tutti, è inevitabile una attesa più lunga." E' evidente il riferimento al COLAP (Coordinamento delle libere associazioni non regolamentate ) che si è sempre opposto alla bozza Vietti giudicandola una " controriforma" che non lasciava spazio alle nuove professioni. La dichiarazione di De Tilla Presidente dell'Adepp ed organizzatore del convegno è stata immediata: " Sono stupito di questo annuncio. La commissione ha lavorato bene e ottenuto la fiducia di ordini ( CUP ) sindacati ( Consilp-Confprofessioni ) e cassa di previdenza ( Adepp). Credo che il testo Vietti debba essere ancora sostenuto dal Governo, magari, perfezionandolo."
