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PITBULL:LAZIO, APPROVATA LA LEGGE

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E' stata approvata ieri dal Consiglio regionale del Lazio, la legge sui cani pericolosi, presentata da Alessio D'Amato (Pdci), forte del parere favorevole delle commissioni di Sanita' e Bilancio, che verra' introdotta su tutto il territorio della regione. D'ora in poi tutti cani del Lazio appartenenti a razze considerate pericolose dovranno essere iscritti a un registro speciale, depositato nelle Asl. A curare l'albo saranno gli uffici delle Aziende sanitarie locali competenti per la tenuta dell'anagrafe del cane. E' questa la principale novita' della legge approvata oggi dal Consiglio regionale del Lazio. Dodici le razze interessate: pittbul, staffordshire terrier, staffordshire bull terrier, bullmastiff, rottweiler, shar peri, dogo argentino, dobermann, dogue de Bordeaux, fila brasileiro, cane corso e loro incroci. Un numero decisamente inferiore rispetto alle circa cento elencate nella recente circolare del ministro della Sanita', Girolamo Sirchia, da cui il provvedimento della Regione Lazio si differenzia anche per non prevedere l'assicurazione obbligatoria per tutti i cani. Sul registro verranno riportati i dati anagrafici del cane, quelli del proprietario, nonche' l'eventuale indicazione dell'allevamento di provenienza dell'animale. Ma oltre al documento cartaceo per identificare questi cani si ricorrera' alla tecnologia con un microchip che verra' applicato sotto u orecchio. La legge approvata prevede inoltre che i proprietari di tali animali frequentino dei corsi appositi organizzati dai servizi veterinari delle Asl; ma anche i cani dovranno partecipare a un ciclo di addestramento curato sempre dalla Asl. Ogni dodici mesi i cani dovranno poi essere sottoposti a visita veterinaria nell'Azienda sanitaria locale. Se viene accertata la presenza di segni di lotta, i servizi veterinari della Asl devono segnalarlo alle autorità di pubblica sicurezza e ripetere la visita dopo due mesi. Dopo tre segnalazioni l'animale viene trattenuto in osservazione e eventualmente rieducato prima di essere restituito al proprietario. Le viste e l'iscrizione all'albo sono a carico dei proprietari. Ogni anno la Regione Lazio effettuerà inoltre un censimento degli allevamenti dei cani appartenenti alle razze prese in considerazione dalla legge. Al registro speciale dovranno inoltre essere inseriti quegli animali che abbiano morso e provocato lesioni tali da richiedere l'interevento medico, che verranno poi destinati a un ciclo di rieducazione. Sono pero' esclusi quei cani che abbiano agito per difendere la proprieta' privata o perche' sottoposti a sperimentazioni farmaceutiche o ancora in dotazione alle forze dell'ordine. Accanto al registro speciale per cani ne verrà istituito un altro composto da esperti di cui si avvarranno le Asl per effettuare i corsi di addestramento per animali e proprietari. Pesanti le sanzioni amministrative: si va dai 1.549,37 euro per coloro che omettono di iscrivere il proprio cane al registro speciale ai 5.164,57 euro per i proprietari di quegli animali segnalati per tre volte alle autorita' di pubblica sicurezza. Pene pecuniarie sono previste anche per coloro che non frequentano i corsi, ma anche per chi non sottopone il proprio animale all'addestramento e alle visite periodiche. Pesanti le sanzioni amministrative che emergono dalla legge appena varata: si va da 1549,37 euro per coloro che omettono di iscrivere il proprio cane al registro speciale della propria Asl, a 5164,57 euro per coloro che risultano proprietari di cani che siano stati oggetto di tre segnalazioni all'autorita' giudiziaria. (fonti:ANSA/ADNKRONOS)