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BERLATO, ENCI: L’ORDINANZA E’ INGIUSTA

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L'europarlamentare, on. Sergio Berlato, Commissario straordinario dell'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (Enci), in una nota, ritiene che quello emanato dal Ministero della Salute sia un provvedimento ingiusto perche' ''accomuna ai pitbull, non riconosciuti come razza perche' privi delle necessarie caratteristiche comportamentali, attitudinali e di carattere, cani di razza che rispondono a particolari requisiti e soprattutto sono privi di quell'aggressivita' a volte improvvisa propria dei pitbull''. Per Berlato ''pur ritenendo che il fenomeno pitbull non puo' che rimanere circoscritto a tale tipo di cane, non puo' essere, neppure indirettamente, obiettivo del legislatore criminalizzare i cani di una determinata taglia o, peggio, eventuali razze ma che il fenomeno e' riconducibile ad alcuni proprietari che li allevano e crescono in modo da esasperare il loro naturale equilibrio fino ad un'aggressivita' incontrollata usata il piu' delle volte per scopi illegali''. ''Se da un punto di vista scientifico e' corretto parlare di cani potenzialmente pericolosi, e' totalmente errato - continua - riferirsi a razze potenzialmente pericolose accomunando quindi nel giudizio negativo tutti i cani. E' ancor piu' errato e fuorviante individuare come razza potenzialmente pericolosa il cosiddetto pitbull che non appartiene ad alcuna razza canina e che non e' altro che una sorta di meticcio selezionato ed impiegato a fini che sono contrari alla cinofilia ed al vivere civile''. Secondo Berlato ''e' necessario promuovere leggi severe che perseguano civilmente e penalmente tutti coloro che usano i cani, di razza e non, per scopi diversi da quelli per cui e' stato creato e viene selezionato il miglior amico dell'uomo''. (ANSA).