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PIT BULL: IN G.U. PUBBLICATA L’ORDINANZA

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Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 212 del 12/09/2003 delll’ordinanza per la tutela dell’incolumità pubblica dal rischio di aggressioni da parte di cani potenzialmente pericolosi, l’ANMVI ha consegnato questa mattina al direttore Romano Marabelli e al Sottosegretario Cursi un elenco di dieci punti tecnici sull’aggressività canina. Raccogliendo l’invito lanciato dall’ANMVI al Ministro Sirchia quest’estate, il Ministero della Salute si è reso disponibile ad elaborare un progetto normativo che, superata l’emotività e la contingenza dell’ordinanza, affronti su un piano tecnicamente e scientificamente più corretto il tema dell’aggressività canina, con il contributo dei veterinari pratici che si occupano di scienze comportamentali applicate. L’ordinanza è finalizzata esclusivamente alla protezione delle persone da aggressioni e senza intenti persecutori nei confronti degli animali, il provvedimento, in vigore per un anno a decorrere dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si è reso necessario a seguito degli episodi di attacchi feroci da parte di cani, soprattutto pitbull, registrati nelle ultime settimane. In particolare l’articolo 1 vieta “ l'addestramento inteso ad esaltare la naturale aggressivita' o potenziale pericolosita' di cani pit-bull e di altri incroci o razze con spiccate attitudini aggressive appartenenti ai gruppi 1° e 2° della classificazione della Federazione cinologica internazionale; qualsiasi operazione di selezione o di incrocio tra razze di cani con lo scopo di svilupparne l'aggressivita' e la sottoposizione di cani a doping, cosi' come definito all'art. 1, commi 2 e 3, della legge l4 dicembre 2000, n. 376”. Previsto all’articolo 2 l’obbligo, secondo il regolamento di polizia veterinaria, per i proprietari e i detentori di cani di utilizzare il guinzaglio e la museruola nei luoghi pubblici. Chiunque possiede o detiene cani è tenuto a stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi, definita secondo i massimali e i periodi di durata stabiliti dal Ministero delle Attività Produttive. E’ vietato inoltre, acquistare, possedere o detenere tutti i cani considerati pericolosi e non soltanto i pitbull: ai delinquenti abituali o per tendenza; a chi è sottoposto a misura di prevenzione personale o a misura di sicurezza personale; a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni; a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per i reati di cui all’art. 727 del codice penale; ai minori di 18 anni e agli interdetti e inabilitati per infermità. I detentori di queste razze che non intendono adeguarsi alle disposizioni dell’ordinanza e scelgono di non tenere più l’animale debbono interessare le autorità veterinarie competenti nel territorio al fine di ricercare idonee soluzioni di affidamento del proprio cane.