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MARONI SALVA SOLO DUE CASSE

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Secondo l’indagine del Nucleo di valutazione del Ministero del Welfare solo due enti pensionistici hanno un futuro roseo: notai e farmacisti. Tutte le altre casse, veterinari compresi, fra il 2010 e il 2021 vedranno la spesa superare i contributi e poi il patrimonio andrà verso l’azzeramento. Secondo il Presidente dell’ENPAV, Alessandro Lombardi l’analisi del Nucleo è stata fatta sulla base di dati destinati a cambiare. “E’ una fotografia già vecchia e sbiadita - dice- perché il Ministro Maroni ha chiesto alle Casse modifiche statutarie e regolamentari. Tutti i dati sono quindi in corso di revisione”. Le Casse hanno già preparato le loro proposte per garantire gli equilibri nel lungo periodo e si apprestano a formalizzarle al Ministro prima del varo della legge delega sulle pensioni. Le indicazioni del Nucleo di Valutazione per quanto concerne l'ENPAV sono che al 2019 i contributi saranno inferiori alla spesa delle pensioni, al 2020 il totale delle entrate sarà inferiore al totale delle uscite e al 2029 il patrimonio sarà azzerato. I dati dell’ultimo bilancio tecnico disponibile, al 31/12/2000, tengono conto dei nuovi ingressi ( pari a 800 iscritti sino al 2015), dell’inflazione all’1,8% nel 2002 e all’1,6% negli anni successivi e di differenti percentuali di rendimento sul patrimonio. Il nucleo evidenzia una crescita consistente della spesa per pensioni che da 22,17 milioni di euro nel 2001 sale a 65,54 milioni nel 2019. Solo un anno dopo si arriva al sorpasso delle uscite (82,69 milioni di euro) sulle entrate (79,03 milioni di euro) che secondo le proiezioni del nucleo dovrebbero portare all’azzeramento del patrimonio in dieci anni. Nel 2029, primo anno con patrimonio uguale a zero, sia il rapporto tra spesa per pensioni e contributi, che quello tra l’ammontare complessivo di entrate e uscite, fanno registrare valori superiori a due. Nel 2040, ultimo esercizio preso in considerazione dal bilancio tecnico, il rapporto tra le prestazioni erogate e i versamenti giunge al 2,52.