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GIRARDI: NO A NUOVE FACOLTA’

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Sull’attivazione di nuovi corsi laurea in medicina veterinaria la Conferenza dei Presidi scriveva in data 1 agosto una lettera al Ministro Letizia Moratti per chiedere il rispetto di quanto stabilito dal Comitato Nazionale per la Valutazione del sistema Universitario. Qualche giorno prima il Comitato aveva presentato il suo quarto rapporto, evidenziando un boom di iscrizioni nelle lauree per le professioni sanitarie. Il Presidente della Conferenza, Prof. Carlo Girardi nella lettera al Ministro: “desidero ribadire che il nostro Paese si trova, già attualmente in una situazione anomala per quanto riguarda le Scuole di Medicina Veterinaria, rispetto ai maggiori paesi europei. (…) Inoltre come più volte sottolineato dalla FNOVI, il numero totale di studenti iscrivibili al corso di Laurea in Medicina Veterinaria , quest’anno pari a 1470 unità, non sembra debba essere accresciuto, sia per quanto riguarda l’offerta potenziale del sistema universitario che per quanto attiene il fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo, così come previsto dall’art. 3 della Legge 2 agosto n. 264. La lettera si conclude con l’unanime parere espresso dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina Veterinaria, la quale ritiene che “le Università non debbano attivare corsi di laurea di nuova istituzione nella classe 47/S, se non dispongono delle risorse necessarie per creare Facoltà di Medicina Veterinaria dotate di strutture e di organici di personale docente e tecnico-amministrativo adeguati a quanto previsto dai parametri europei”. Il Prof Girardi conclude aggiungendo: “Penso che il nostro Paese debba confrontarsi sempre più a livello europeo ed internazionale e soprattutto sul versante della formazione universitaria. Per quanto riguarda la formazione veterinaria questo risultato si ottiene non aumentando il numero delle istituzioni, ma migliorando le strutture di quelle già esistenti”.