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LAV: AI VETERINARI IL VERO RUOLO

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Il 17 agosto la LAV ha presentato denuncia alla procura di Siena per maltrattamento di animali e omissione di atti d’ufficio ed ha richiesto la revoca del regolamento comunale di Siena, “poiché in più articoli vengono calpestate le leggi nazionali “. Secondo la Lega Anti-Vivisezione “i veterinari non possono scaricare le loro responsabilità richiamando l’articolo 45 del regolamento del Palio di Siena. Questo articolo infatti non assegna voto deliberativo ai veterinari, ma solo ai capitani delle contrade e specifica che il compito dei veterinari è quello di fornire informazioni e pareri tecnici. Quanto all'impossibilità per il cavallo di correre il Palio solo in caso di lesione o malattia gravissima (art. 50 del regolamento), la LAV fa notare che la delicatezza degli arti di un cavallo è tale che la diagnosi di una lesione da parte del veterinario dovrebbe in ogni caso portare ad escludere l'animale dalla corsa.
Da tempo la LAV propone di far correre i maremmani, giudicando insufficiente la precauzione di sostituire i purosangue con i mezzosangue (a fondo anglo-arabo, con percentuale di sangue inglese non superiore al 75 per cento, con certificazione autentica Enci o libro genealogico equiparato, stinco non inferiore a 19,5 centimetri, torace da 170 a 185, altezza da 150 a 165, peso da 400 a 450 kg, spalla da 68 a 72 centimetri).
E il portavoce della LAV Bottigelli conclude: “Il Governo a settembre, quando riesaminera' la legge sul maltrattamento di animali, si ricordera' delle mille corse ippiche a carattere demenziale che si tengono in Italia senza nessuna regola o decidera' di introdurre deroghe anche a queste gare?'' .