L’ accordo internazionale fra 150 Paesi per fermare il contrabbando di animali e piante e quello dell’acquisto illegale di souvenir viene positivamente commentato dalla Società Italiana Veterinari per Animali Esotici (SIVAE). Tuttavia l’accordo, che rientra nelle previsioni della Cites (Convention on International Trade of Endangered Species), è solo un primo passo verso l’obbiettivo, più ampio ed ambizioso di creare una cultura del rispetto dell’ ambiente. Marta Avanzi, Segretario del Direttivo SIVAE, commenta infatti: “E' purtroppo vero che il traffico illegale di piante e animali è una piaga che contribuisce al rischio di estinzione di migliaia di specie. Ben venga quindi una maggior attenzione al problema e un inasprimento delle pene. Occorre tuttavia osservare che spesso l'acquisto di souvenir ricavati da animali protetti da parte del turista occasionale andrebbe prevenuto, oltre che con un severo inasprimento delle sanzioni, con una maggior opera di informazione, a mio avviso piuttosto carente. Multare il turista che torna a casa con il banjo ricavato dalla corazza di una testuggine va bene, ma sarebbe meglio se questi evitasse di acquistarla nel mercatino locale, in modo da non incrementare questo tipo di attività. Sarebbe ancora meglio se l’'informazione riguardasse non solo le sanzioni economiche che rischia l' incauto acquirente, ma anche i danni provocati all'ambiente con il suo gesto apparentemente banale, in modo da creare una coscienza ecologica ed etica, forse altrettanto efficace delle multe”. E sul rinnovo della Autorità Scientifica per l'attuazione della Cites, che al suo interno non ha previsto nessun veterinario, Marta Avanzi aggiunge: Considerato il tipo di problematiche che questo comitato deve affrontare, mi sembra una mancanza notevole, che mi auguro sia dovuta ad una svista e non alla scarsa considerazione con cui la professione veterinaria è tenuta in molti ambienti”.
Il rinnovo dei componenti dell’Autorità Cites. è stato pubblicato Sulla Gazzetta Ufficiale n.160 del 12-7-2003.
