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SANITA', NUOVI ORDINI PROFESSIONALI

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La Commissione Sanità del Senato ha iniziato il 23 luglio l’esame del disegno di legge 1928 “ Istituzione degli ordini professionali per le professioni della sanità” . Il Ddl è di inziativa del senatore Tomassini ( FI) che nel presentare il testo alla Commissione ha osservato: “In una visione attenta alle problematiche professionali che emergeranno in futuro occorre considerare positivamente il percorso di completamento della istituzione degli ordini per le professioni sanitarie. Solo il 13 per cento o 14 per cento dei professionisti della salute è fuori dal sistema ordinistico e questo va a scapito della salute dei cittadini, mentre lo sforzo per completare il sistema è sicuramente minimo e fattibilissimo. Le professioni senza ordine professionale sono, infatti, disponibili all’istituzione di ordini per area. Non dimentichiamo – prosegue Tomassini - che nel campo della Sanità molti soggetti operano abusivamente, in modo assolutamente incontrollato e probabilmente incontrollabile. Nel settore della riabilitazione terapeutica – aggiunge- si contano circa 100.000 operatori con o senza titolo. Nessuna professione sanitaria accetterebbe mai l’istituzione di registri regionali”. Sono cinque gli ambiti previsti dal provvedimento: 1) infermieri professionali, delle assistenti sanitarie, delle vigilatrici d’infanzia; 2) ostetriche; 3) tutte le professioni dell’area della riabilitazione; 4) tutte le professioni dell’area tecnico diagnostica e tecnico-assistenziale; 5) tutte le professioni dell’area della prevenzione. Il Ddl 1928 si confronta con la volontà politica dell’attuale Governo a disciplinare l’annoso problema degli ordini professionali. Il Senatore si appella quindi ai rappresentanti delle istituzioni sanitarie centrali e periferiche, degli apparati delle forze di controllo e di regolamentazione dell’esercizio professionale che hanno il compito di verificare il corretto svolgimento dell’esercizio professionale in sintonia con quanto previsto dai rispettivi codici deontologici.